Visualizzazioni totali

domenica 28 dicembre 2014

Un preoccupante omicidio 3



Omicidio Brandimarte, smorzati i riflettori tutto è tornato lentamente come prima. La vita va avanti e certe cose, soprattutto quelle scomode e imbarazzanti, si devono rimuovere con calma, con cura. La regola è semplice: fare scemare la cosa fino a non parlarne più. Così tra silenzi, paure e dimenticanze varie l'economia criminale del Sud Est siciliano continua a riorganizzarsi indisturbata. Il motore del suo sviluppo? La droga. Per la criminalità controllare il traffico degli stupefacenti è fondamentale, è il generatore di tutta la liquidità necessaria per fare investimenti, per rilevare imprese travolte dalla crisi, per “offrire” sostegno economico. L'organizzazione migliore in questo tipo d'impresa è la 'ndragheta: per la compattezza della sua struttura, per l’enorme disponibilità di denaro, per le sue accertate capacità criminali e per il livello di controllo del territorio che è capace di esprimere. Brandimarte era uomo di spicco della 'ndragheta, legato alla cosca dei Piromalli, e la provincia di Ragusa si presta a certe caratteristiche. La droga è il nuovo petrolio, genera tanta liquidità più del racket. I suoi oledotti sono i tir, i container, le persone. Il porto di Pozzallo, il mercato ortofrutticolo di Vittoria e per ultimo l'aeroporto di Comiso (non è da sottovalutare nemmeno il porto turistico di Marina di Ragusa) sono strutture da dove partono e arrivano persone, barche, tir container. La 'ndragheta è interessata a “gestire” queste opere? Una cosa è certa, le nuove strategie della criminalità economica sono perfettamente in linea con le regole della globalizzazione: fare sistema, sviluppare economia di scala affidando la gestione ai migliori. I profitti realizzati, sfruttando il territorio, vengono quasi prevalentemente reinvestiti nei paradisi fiscali. Anche qui i più bravi sono i calabresi. Infatti secondo la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga la 'ndragheta ha l'egemonia nel «traffico internazionale di droga, grazie ai canali diretti di approvvigionamento dai Paesi del Sudamerica e alla dimostrata abilità nel gestire complessi sistemi di riciclaggio». Guarda caso a poche miglia dalla nostra costa esiste uno dei migliori paradisi fiscali. Malta. E guarda caso pare che anche qui i Piromalli abbiano qualche "affare". Basta scrivere su Google “Malta offshore” compaiono una serie di siti. Aprendone uno a caso (http://societaoffshore.org/malta) si trova scritto: Lo stato di Malta gode di un sistema fiscale molto vantaggioso: le aliquote applicate sono tra le più basse del vecchio continente e le procedure amministrative risultano molto semplici da espletare. Negli ultimi anni questa giurisdizione si è contraddistinta per l’apertura del proprio sistema fiscale alla cooperazione internazionale così da garantirsi l’inserimento nella White List: questo fattore però non deve trarre in inganno gli investitori perché comunque Malta resta una delle migliori mete per l'offoshore (imprese fittizie usate per nasconderne, denaro e occultare proprietà). Insomma, pare che Malta, per la sua posizione geografica, sia un'ottima piazza dove investire denaro contante. Tutto questo è un caso o una precisa volontà? Ma la domanda che deve sempre rimanere al centro del dibattito è: cosa ci faceva Brandimarte a Vittoria?
La storia continua

giovedì 18 dicembre 2014

Un preoccupante omicidio 2



L'omicidio Brandimarte ha aperto un nuovo squarcio in questa città. Tutti sono straniti dal fatto che un esponente di primo piano della 'ndrangheta calabrese fosse a Vittoria. Ma i legami con la 'ndrangheta questo territorio c'è li ha da tempo. A pag 103 della relazione annuale 2008 della DNA (Direzione Nazionale Antimafia  n.d.r.) si legge: 
“... acquisizioni investigative confermano i collegamenti operativi per il controllo delle attività di trasporto e di confezionamento dei prodotti ortofrutticoli fra soggetti legati alle organizzazioni criminali della camorra, della ’ndrangheta e di cosa nostra, operanti nei mercati ortofrutticoli di Fondi e di Vittoria”. Nella stessa relazione poi a pag 473 c'è scritto:
Nel corso di una riunione tenutasi il 30 gennaio 2008 fra i magistrati della DNA sono state esaminate alcune segnalazioni di infiltrazioni mafiose nei mercati ortofrutticoli di Vittoria, di Fondi e di Milano, rilevando che sarebbe stato necessario acquisire ulteriori, più complete e dettagliate notizie e informazioni sul fenomeno denunciato, al fine di consentire al PNA( Procuratoe Nazionale Antimafia n.d.r.) di adottare adeguate iniziative finalizzate al compimento di un atto di impulso che permettesse alle direzioni distrettuali antimafia di sviluppare compiutamente le necessarie indagini. Si concordava altresì sull’utilità di effettuare un monitoraggio per accertare se e quante indagini esistessero presso le varie DDA in materia di infiltrazione mafiosa nei mercati e ciò in vista di un’ulteriore approfondimento da delegare agli organismi specializzati di polizia giudiziaria. Effettuato il monitoraggio indicato, si è tenuta presso la DNA un’altra riunione il 18-6-2008; all’esito della quale il PNA dettava delle direttive, in attuazione delle quali veniva invitata la DIA a compendiare in una breve informativa le acquisizioni investigative riguardanti i collegamenti operativi per il controllo delle attività di trasporto e di confezionamento dei prodotti ortofrutticoli fra soggetti legati alle organizzazioni criminali della “camorra”, della “ndrangheta” e di “cosa nostra”, operanti nei mercati ortofrutticoli di Fondi e di Vittoria, nonché di predisporre un progetto di protocollo investigativo per sviluppare ulteriormente le indagini in questione al fine di verificare le ipotesi investigative formulate nel corso della riunione suddetta. Progetto di protocollo da sottoporre ovviamente all’esame delle direzioni distrettuali antimafia di Roma, di Napoli, di Reggio Calabria, di Caltanissetta e di Catania nel corso di una riunione da convocare presso la Direzione Nazionale Antimafia”.

Ogni giorno da Vittoria partono in media 200 TIR per varie zone d'Italia e d'Europa. Sono forse le rotte commerciali dei TIR che hanno attratto, nel nostro territorio, una delle famiglie più potenti della 'ndragheta?  

to be continued

lunedì 15 dicembre 2014

Un preoccupante omicidio.


Si torna a sparare a Vittoria. Questa volta però non è il solito omicidio legato agli interessi della criminalità economica locale. No. Ad una prima analisi sembra più un regolamento di conti in trasferta. Ma il nome della persona uccisa accende i riflettori su qualcos'altro. Cosa ci fa Michele Brandimarte - esponente di spicco della 'ndrangheta legato alla famiglia Piromalli- Molè, - a Vittoria? Era qui per turismo? Per capire di cosa stiamo parlando bisogna conoscere la capacità criminale ed economica di questa gente. I Piromalli sono una ndrina calabrese, esattamente di Gioia Tauro. Secondo la Direzione Investigativa Antimafia è la più grande cosca dell'Europa occidentale con oltre 400 membri e diverse migliaia di affiliati. E' molto attiva nel traffico internazionale di droga, di armi soprattutto grazie alla presenza del porto di Gioia Tauro. La cosca ha molti interessi anche nel settore agricolo, nei trasporti, nelle truffe alla comunità europea e ha una buona capacità di infiltrazioni nel mondo imprenditoriale. Stiamo parlando di un livello criminale altissimo. I fratelli di Michele Brandimarte, la persona ammazzata, Antonio e Alfonso, furono arrestati nel luglio scorso nell'ambito dell'operazione "Puerto liberado" condotta dalla Guardia di finanza con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che portò alla luce l'esistenza di un gruppo che gestiva l'importazione di fiumi di cocaina purissima dal Sudamerica, attraverso il porto di Gioia Tauro. Acquistavano coca direttamente dai cartelli colombiani. Si dice che Michele Brandimarte avesse a Vittoria diversi “amici”. Quali interessi hanno portato in questa parte della Sicilia un uomo di spicco della ndrangheta? La cosa più facile che viene da pensare è che in questo territorio l'economia criminale abbia fatto un grande salto di qualità. Forse è stata abbandonata l'attività predatoria classica basata su manifestazione tipicamente estorsive e si sia passato ad interessi imprenditoriali complessi e raffinati che partono dalla droga e arrivano alla finanza? Per fare questo serve una capacità imprenditoria/criminale superiore. Michele Brandimarte rappresentava questo tipo di capacità? Per questo è stato ucciso?

martedì 9 dicembre 2014

IO LO SO





Io lo so. So cosa fa girare l'economia del mio territorio. Tutti parlano dell'agricoltura, anzi della serricoltura. Ma quando mai, non è più così da tempo. L'odore del successo, della conquista, da trent'anni, sta nel cemento, nei mattoni, nei ponteggi, nelle lottizzazioni, ma soprattutto nella capacità di utilizzare la paura di tanti piccoli imprenditori artigiani del settore - gli unici che non si sono mai arricchiti e che oggi sono travolti dalla crisi. Piccoli imprenditori, lavoratori autonomi abituati a credere che se non si costruisce si rimanere senza lavoro. Le prove sono indiscutibili, le ho riprese in questi anni con i miei occhi. Ho visto la città crescere, allargarsi fino a puntare verso il mare. Altro che oro verde, qui da tempo tutto nasce dal cemento. E’ da sempre la professione più facile per far soldi nel più breve tempo possibile. Devi avere solo una capacità: agguantare silenziosamente, come un predatore, i terreni più allettanti, acquistarli per pochi decine di euro al mq e poi attendere. Una variante, una modifica, la nuova stesura del piano regolatore, qualcosa ti verrà sicuramente incontro. Non ci voglio prove per queste cose, baste sentire il discorso dell'imprenditore Edoardo Nottola nel film Le mani sulla città di Francesco Rosi: “… questa terra quanto la puoi pagare oggi … trecento, cinquecento, mille lire al metro quadrato … ma domani questa terra, questo stesso metro quadrato, ne può valere sessanta, settantamila, e pure di più … Tutto dipende da noi, il cinquemila per cento di profitto … niente affanni e niente preoccupazioni … tutto guadagno e nessun rischio … Noi dobbiamo fare solo in modo che il comune porti qua le strade, le fogne, l'acqua, il gas, la luce e il telefono ...”. E' così da sempre e in ogni parte d'Italia. Quando l'obbiettivo è raggiunto, tutto è già pronto per la realizzazione dell'opera: dal progetto alle imprese di subappalto. Tanti  piccoli artigiani, su cui tagliare il prezzo di costruzione, scaricare responsabilità e rischi. Quando guardo le tante costruzioni nate in questi anni e ci entro per visitarle, sento le voci di chi le ha costruite senza guadagnarci nulla, si è solo indebitato e vive con la promessa di un nuovo lavoro convinto di potersi rifare. Le banche poi hanno sempre concesso credito ai tanti Nottola. Si Può dire che le banche sembrano fatte solo per i Nottola. Per gli istituti di credito le imprese agricole, l'artigianato, i servizi sono attività gassose, prive di massa. Mi capita, a volte, di trovarmi con questi imprenditori, con i Nottola, con i più forti; li guardo, li ascolto, sono ben vestiti, hanno uffici che sembrano studi professionali con quadri d'autore alle pareti, parlano bene, con calma, alcuni mi dicono: “sai ... io sono sempre stato di sinistra”, come per giustificarsi. Ed è li che sale la rabbia, quella muta, che ti fa digrignare i denti e mordere la lingua. Io lo so chi siete, so che state fiutando nuovi affari, malgrado la crisi, nonostante la mancanza di credito, per voi tutto questo non esiste. Anzi, per voi la crisi è un opportunità e la mancanza di credito è un pretesto. Con poche migliaia di euro si possono comprare terreni e fabbricati messi all'asta così da far ripartire la giostra da un'altra angolazione. E poi si trova sempre qualcuno pronto a difendere questi affari. Gli argomenti sono sempre gli stessi: lo sviluppo, il lavoro, l'economia, la crisi, l'impresa, la modernità … tutte definizioni. Nei fatti tutto è per voi. La verità, nonostante tutto, è li e non si può nascondere. Io lo so, e così, e non posso assecondarvi.

 Riadattamento di "Io so e ho le prove" di Roberto Saviano,  pubblicato nel  n.32 di  Nuovi Argomenti dell'ottobre 2005.