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sabato 7 ottobre 2017

Favole di voti e di picciuli


Ci sono storie, favole, che girano di città in città. Non si sa se c'è del vero, ma si diffondono e ognuno, come sempre accade in questi casi, per renderle più accattivanti le racconta aggiungendo qualcosa di suo. Io ne ho sentita una e ve la voglio raccontare per come l'ho sentita. Spero che la cosa possa piacere. Naturalmente la favola rende di più se raccontata (in questo caso scritta) in dialetto.

    - A politica avi bisuognu di voti e noi i voti li teniamo.
Così iniziò la sua discussione zu Peppe Cassarà, uomo di panza e di sostanza, mentre parlava con gli amici al bar davanti all'immancabile bicchiere birra con granita, era l'unica cosa che lo dissetava. Li guardava a tutti negli occhi:
    - Abbiamo una marea di carusi che lavorano per noi e a noi devono tutto. Noi li campiamo, noi gli diamo la possibilità di farsi una casa, noi gli paghiamo l'avvocato quannu i sbirri li portano "all'hotel" e gli manteniamo la famiglia ... Sono la nostra ricchezza ma sono anche un costo, un grande costo. Ora, però, se semu sperti, se siamo furbi, da costo devono diventare una grande risorsa …

    - Scusassi zu' Pè ma come è possibile sta cosa … lo interruppe Ninuzzo detto “u nanu” per colpa della sua statura.
U Zio Pino lo guardò infastidito e poi gli esclamo:
       - Nun sulu si nanu, si pure prisuntuosu e cretino. Prima senti quello che dico .. E POI PARLI !!
Tutti concordano con un mormorio, u zu Peppe alzò la mano come a dire “ora tutti muti”, si ricreò silenzio e lui riprese la sua discussione:
    - Stavo dicendo, ... i carusi sono una grande risorsa. Ognuno di loro avi famiglia: matri, patri, soru, frati, cugnato ... e tutti questi votano. Se noi parliamo con Ciccu e cu Cola, e mostrò i volantini dei due candidati a sindaco che portava nel taschino della camicia, e gli diciamo che abbiamo sicuri 2000 voti che possono decidere la vittoria tua o tua  indicando prima il volantino di uno e poi quello dell'altro … uno dei due, quello più debole ma più ambizioso,  si cala ... ed è quello che vogliamo NOI.
Carmelo Burritta aveva ascoltato con molta attenzione, però non si era fatto convinto e come lui anche gli altri. Non avevano ancora chiaro il ragionamento. Si prese di coraggio e lanciò una domanda:
    - zu Pè, ma a noi di immiscarini, scusannu a frasi, cu sti minchiuna … ma cchi ni porta?
U zu Peppe si sedette sulla poltroncina che era accanto a lui, ordinò al ragazzo del bar di versare un altro po' di birra nel boccale, nell'attesa che la caraffa ritornasse piena, fece un lungo respiro, come se provasse fastidio, chiuse un po gli occhi e riattaccò a parlare
    - Carmè, ragione hai, forse non sono stato molto CHIARO, ora mi spiego meglio. ... I carusi della nostra famiglia li campiamo noi si o no?
Carmelo, insieme agli, altri fece un segno di approvazione calando la testa.
    - Bene, riprese u zu Peppe, se li campiamo sono un costo ... VERO?

    - Minchia chi si tratta!  Rispose di getto Pitrino u ragioniere.

    - Appunto Pitrì, riattaccò u zu Peppe, ma se noi questi invece di camparli con i picciuli da famiglia li facciamo assumere dal comune ... risparmiamo qualche cosa. Giusto?
Tutti risposero in coro,
- CERTO. GIUSTO ZU PE'.
U zu Peppe aveva capito che la cosa finalmente stava diventando chiara, quando si parla di soldi anche i ciechi diventano falchi, e continuò con scioltezza il suo ragionamento
    - E come li facciamo assumere secondo voi? Tutti pendevano dalle sue labbra, … Facendo un accordo con uno dei candidati. Avviciniamo a Cola, che mi pare quello più giusto, e gli diciamo: "se vuoi vincere le elezioni noi ci mettiamo a tua disposizione, ti raccogliamo quei 2000 voti che ti servono per staccare il tuo avversario" . Se lui accetta, mobilitiamo i carusi e i loro parenti. ... Ma iddu però appena eletto deve assumere come operai, come spazzini,  quelli che gli indichiamo noi, e deve rispettare la parola ... ALTRIMENTI, fece il gesto come quando si tira il collo alla gallina. E' così NOI con una fava ci fottiamo tutto il piccionaro. Facciamo contenti i carusi sistemandoli al comune come spazzini, manovali, operai … cioè posti dove si gira, così continuano a controllare sempre il territorio e fanno gli affari della famiglia, le nostre spese di mantenimento si riducono perché li paga il comune, controlliamo l'amministrazione e se ci sono appalti di un certo tipo ... facciamo di tutto per farli VINCERE alle nostre ditte. … Ora sono stato CHIARO!!

    - Minchia. Macari troppo.  Bella è sta cosa! esclamò Mario Tistazza.

    - E allura Mariuzzu, disse zu Peppe Cassarà, se è troppo bella accuminzammu a darini i viersu, diamoci subito da fare, ca voti e picciuli aspettano solo a NOI.