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domenica 14 novembre 2021

Vittoria: frasi strane, personaggi "brutti" e il nuovo fango.

Foto tratta da Google Immagini

E' dalla sera del 25 ottobre, cioè da quando il prof. Francesco Aiello è ridiventato sindaco di Vittoria per la settima volta, che in città gira una voce strana: "tanto ... fra pochi mesi ... verremo nuovamente commissariati!". La frase emerge di colpo, quasi a freddo, durante le discussioni spesso animate sulla lunga campagna elettorale e sui suoi strascichi ricchi di aneddoti e storielle. I luoghi sono quasi sempre i bar, le sale da barba, le edicole, le farmacie o le sale d'attesa degli ambulatori medici. Non si capisce da cosa sia dettata, ma appena la discussione inizia a prendere una piega ben precisa di colpo spunta, si materializza. A pronunciarla sono quasi sempre persone distinte, che ascoltano in silenzio il dibattito e poi, come nel bel mezzo di una commedia teatrale, entrano in scena e la esclamano con tono mesto e profondo, come se fossero a conoscenza di chissà quali verità. Da quel momento in poi la discussione assume un'altra forma, diventa meno passionale, quasi superficiale fino a terminare quasi sempre con un MAH!!  
In questo fine settimana, mentre ero dal medico, ho assistito ad una di queste discussioni, devo dire che era anche piacevole vedere le persone accalorarsi durante il confronto. Sul più bello un signore stempiato e col naso adunco, messo un po' in disparte ma attento al dibattito, si alza e, così come fanno gli attori di teatro per catturare l'attenzione del pubblico, fa un respiro ampio e profondo e poi con voce ferma ed impostata, mentre buttava fuori l'aria che aveva saturato i suoi polmoni, la esclama:  "tanto ... fra pochi mesi ... verremo nuovamente commissariati!". Questa volta però la discussione non subiva nessun calo di tensione. Un bambino che giocava con un pupazzo di dinosauro, con una scelta di tempo precisa guarda questa persona e gli dice in faccia: "Tu sei brutto!!".  Nella sala d'attesa cala il silenzio. La mamma del piccolo, mortificata, rimprovera il bambino: "chiedi scusa ... non si dicono queste cose " e poi, con profondo imbarazzo, rivolgendosi al tipo si scusa lei. Quello rimane fermo come una statua di sale e con sguardo inquisitorio prova ad intimorire il piccolo. Il bambino non ha nessuna soggezione, malgrado la madre provi a calmarlo rimproverandolo continua a dire: "tu sei brutto, Brutto, BRUTTO" e poi gli tira il pupazzo di dinosauro.  Il caso vuole che vada a colpirlo sui genitali.  Il signore chinandosi di scatto in avanti farfuglia alcune parole incomprensibili e poi, sempre piegato su se stesso e rosso di rabbia, riconquista la sua sedia. La mamma mortificata si scusa nuovamente, ma lui con un gesto veloce della mano destra fa come per mandarla a quel paese. In sala per pochi secondi il silenzio diventa tombale,  poi si iniziano a sentire delle risatine che diventano di colpo uno sghignazzo quando il piccolo si riavvicina al tipo e accarezzandogli la gamba col pupazzo gli dice, con la naturalezza che caratterizza l'innocenza di un bambino, "seeiibruuttooo".  Il signore pelato e col naso adunco  si alza di scatto e va via urlando.  Il bambino (il futuro che avanza ad oltranza e con molta speranza) in pochi minuti è diventato l'eroe di una sala d'aspetto di in piccolo ambulatorio medico. La sua innocente disubbidienza ha smascherato un atteggiamento tanto saccente quanto fasullo e ipocrita. 

In alcuni ambienti della città si è forse messo su un laboratorio che sta lavorando per costruire un nuovo commissariamento? Non ci sono bastati 39 mesi, 39 MESI, di assenza istituzionale e 18 mesi di campagna elettorale che hanno avvelenato  rapporti personali e reso la città il luogo del male assoluto?  C'è l'onore di una città bollata come "irredimibile" da rimettere in piedi. C'è la dignità di un territorio offeso con frasi come "in pieno stile vittoriese" da riconquistare. Personalmente ho apprezzato molto la visita dell'avvocato Salvo Sallemi al comitato elettorale di Aiello. E' questo lo stile politico di cui la città ha bisogno e non l'azione di dossieraggio fatta da presunte e fantomatiche associazioni politiche e culturali di natura "progressista". Non bisogna costruire nuove fabbriche del fango ma va evitato che altra melma messa su da personaggi "brutti" continui ad insozzare la città.