Il
2016 è appena arrivato, gli amici, le persone che mi voglio bene, un
po per scherzo, un po in modo benevolo, mi ricordano che quest'anno
copierò cinquant’anni. Me lo dicono come se quest'età conferisse
saggezza, prudenza, esperienza ... ma chi mi conosce bene sa pure
che non sarà così. La prima cosa che mi viene in mente quando sento
questa cifra è che il più è fatto, non ne posso aggiunge
altrettanti. Non lo dico per pessimismo o perchè mi sento vecchio e
arrivato, è soltanto puro realismo. Ma per quanto mi resta da
svolgere so che ho ancora tanto da fare. Ancora, per me
non è un semplice avverbio di tempo, è continuare ad essere ciò che sono ma soprattutto è l'esortazione a
fare altre cose: continuare ad osare, a provare, a scrivere, a ostacolare le
tante porcherie che accadono nella mia terra, a ritornare a correre
senza farsi vincere dalla noia e dai dolori. Ecco questo è il più sincero e affettuoso augurio che faccio a me stesso e ai miei
coetanei. Concludo questa mia breve "divagazione" di inizio 2016
augurandovi un Buon ancora a tanti … ma non a tutti.
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