Le
criminalità economica vittoriese va dove può fare affari, non
esistono luoghi esenti. La base è il territorio, ma gli investimenti
si fanno altrove. Questa semplicissima considerazione diventa ancora
più chiara quando si legge un passo de “L’infiltrazione mafiosa
nell’economia legale”, doc. n. 22.1, consegnata dall'allora
Procuratore nazionale antimafia Piero
Grasso alla
Commissione antimafia, nel corso della sua audizione del 25 febbraio
2009. Nella
relazione l'ex procuratore antimafia riferiva quanto segue: Le
strutture criminali di Vittoria, che hanno preso l'avvio da una
filosofia predatoria classica e da manifestazioni tipicamente
estorsive, in prosieguo hanno creato un sistema di società a scatole
cinesi, in particolare per quanto riguarda un soggetto interessato
dalle indagini, con rapporti con San Marino e l'Irlanda. Si è
registrato un intreccio dei rapporti fra personaggi operanti a
Vittoria e altrove …
Ecco,
non so a voi, ma a me il nodo scatole cinesi – San Marino –
Irlanda mi mancava. Non mi ha sorpreso, ma è illuminate. E' quella
conferma che personalmente cercavo. Dice con certezza che il
livello criminale di questa città non è fatto da banali criminali
violenti e “malazionari”. No, è fatto da persone che usano la
violenza per affermarsi economicamente e i loro soldi sporchi - tanti
soldi - vengono reinvestiti grazie alle consulenze di professionisti
di primo piano di questa città(?) Leggo e rileggo la frase e
immagino una
folla di prestanome e professionisti pronta a mettersi a servizio di
questi “imprenditori” che Paolo Borrometi, un giorno si e l'altro
pure, denuncia nel suo blog e penso che il contagio di questa
collaborazione si estenda con la stessa velocità di una connessione
a internet.
Trovo molte similitudini tra la mia terra e altri luoghi. Mi viene
in mente l'operazione Aemilia condotta
nel gennaio 2015 dai Carabinieri e coordinata dai pm della Dda di
Bologna che ha consentito l’arresto di 163 persone tra Emilia
Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia. A leggere
le 2.665 pagine dell’informativa dei Carabinieri, tra quel
Nord Est e il mio Sud Est ci sono delle assonanze incredibili (sarà
l'Est che ci accorda). Riciclaggio, usura, emissione di fatture per
operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori … tutte
operazioni che necessitano di ottimi professionisti.
C'è l'obbligo di spingersi oltre, non si può più guardare esclusivamente il livello criminale. Il
diavolo – per chi lo sa vedere – si annida nei dettagli. Chissà, forse tra grembiuli, cazzuole e compassi?
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