In
questa domenica di voto e di attesa, o meglio di conferma, dell’ingovernabilità voglio evidenziare una
piccola
ma significativa
notizia che è passata un
po’
sottotraccia.
Il primo Marzo
scorso è stata "la
giornata della fierezza massonica".
A
me fa
ridere solo a leggerla questa frase: “fierezza massonica”. Al
di la della mia risata, orgogliosamente
profana, questa
celebrazione
è
stata
voluta
da gran maestro del G.O.I. (Grande Oriente d’Italia), Stefano Bisi,
per
comunicare “la
bellezza della plurisecolare opera per l’elevazione dell’Uomo e
per il Bene dell’Umanità” realizzata
dalla prima
e maggiore obbedienza massonica italiana
(sic).
Anche
Ragusa, città che ha un’antica e
florida
tradizione massonica,
ha
risposto positivamente al diktat del gran maestro Bisi.
Infatti,
nel capoluogo ibleo
operano due
logge aderenti
al Goi: la
San
Giorgio e il drago e la
Mario
Rapisardi.
Giovedì scorso gli aderenti alla loggia di
San Giorgio
hanno aperto le porte del loro
“tempio” sito
in
via IV Novembre angolo
via S. Salvatore,
nei pressi di Corso Italia, dalle
18 alle 21.
Chi
ha effettuato la visita mi riferisce che gli aderenti alla loggia che
accompagnavano i visitatori hanno chiesto espressamente che i loro
nomi (persone
note e in vista) non
venissero né
pubblicati né
dovevano essere pubblicate loro
foto sui social media.
Insomma una “fierezza” coperta,
nascosta. Strano? Chissà perché?
Ma
perché il Goi ha sentito l’esigenza di proclamare la giornata
della (rido) “fierezza massonica”? La risposta penso
che stia
nella
relazione della Commissione Nazionale Antimafia. Infatti, la stessa
commissione dopo aver ascoltato i gran maestri dei vari ordini
massonici italiani
e dopo aver
fatto sequestrare dalla Guardia di finanza
le
liste degli
affiliati (sequestro
avvenuto
il primo marzo del 2017 e
molto contestato, soprattutto
dal gran maestro Bisi),
si è scoperto che 193 "fratelli", aderenti
a logge calabresi e siciliane,
sono stati coinvolti in inchieste di
mafia (122
sono del Goi) .
E non tutti i condannati sono stati espulsi. Nella
relazione, a
pag 38,
si evidenzia anche che tra gli affiliati alla massoneria (tutti
gli ordini, non
solo il Goi)
prevalgono
“avvocati,
commercialisti, medici e ingegneri. Presenti in numero rilevante
anche soggetti impiegati nel settore bancario, farmaceutico e
sanitario, nonché imprenditori dei più diversi settori, in primis
quello edile … Uno
spaccato professionale denotante soggetti di un livello di istruzione
medio alto e, di tutta evidenza, in grado di stringere relazioni
anche nel mondo della criminalità e in quello della società civile
".
Io
non
so se la
“giornata
della fierezza massonica”
(rido)
sia riuscita nello scopo di
“spiegare
qual è la missione straordinaria e bellissima della massoneria, una
missione che vede i liberi muratori dall’inizio dei tempi al fianco
dell’umanità e dell’uomo con lo stile di chi coltiva un ideale
etico e lo mette in pratica e di chi sta sempre dalla parte di coloro
che fanno gli interessi di tutti e non di pochi e si battono in
difesa dei valori fondamentali e non negoziabili, che sono quelli di
Uguaglianza, Libertà, Fratellanza.
Da
convinto
profano ritengo
che sarebbe stato
più giusto una “giornata della chiarezza”.
L’elevazione
morale e spirituale dell’uomo da
sempre ha fatto perno sul concetto
della trasparenza piena
e totale
e
mai sul principio della segretezza
assoluta
fino a
non esporre le proprie facce (perché
vi incappucciate?).
Ricordatevi
il vecchio detto. Aria netta non ha
paura del tuono.
Se
avete paura, se sentite il bisogno di nascondervi
c’è
qualcosa che non funziona, c’è qualcosa di cui, forse,
non andate
molto
fieri.
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