domenica 12 maggio 2024

C'è spaccio e SPACCIO

Foto presa da Google Immagini

Uno degli ultimi spacciatori arrestati in provincia ha 19 anni. E' stato sorpreso dalla Polizia in via Zama a Ragusa con oltre 50 grammi di hashish. Poche ore prima a Comiso, a seguito di una perquisizione domiciliare, veniva arrestata una persona di 33 anni per spaccio. Il 7 maggio a Ragusa i carabinieri arrestano 9 persone per spaccio di droga, vengono sequestrati più di due etti e mezzo di roba. Sempre a Ragusa, pochi giorni fa, veniva sgominata dai Carabinieri una rete di spacciatori che aveva più di 60 clienti che venivano serviti periodicamente e a domicilio, durante le indagini sono state contante 330 consegne di dosi di droghe varie. L'elenco è lungo, potrei continuare per giorni enumerando arresti, sequestri di droga e di denaro frutto dello spaccio. Ma queste persone sono l'ultimo anello di una catena criminale gestita dalle mafie di questa terra. Non sono degli affiliati ai clan, come qualcuno pensa e scrive, no! Sono vuoti a perdere,  manovalanza spiccia, non sempre arruolata nei quartieri difficili ma sempre più spesso sono disoccupati a cui le mafie offrono "un'opportunità di lavoro".  E' una sorta di nuovo welfare che le mafie di questa zona stanno provando a mettere su perché la richiesta di sballo è direttamente proporzionale alla richiesta di lavoro e la grande azienda della droga riesce a soddisfare questi due bisogni. E' chiaro che per gestire tutto questo serve un'organizzazione capace di rifornire il territorio in modo continuo di roba, soprattutto cocaina. Basta scorrere gli articoli per capire cosa siamo diventati. Poche settimane fa sono stati arrestati dalla Polizia Stradale di Ragusa  due coniugi  che viaggiavano a bordo di un furgone con oltre sei chili di cocaina. La droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre un milione di euro.  A dicembre del 2023 un giovane di Comiso viene arrestato perché deteneva nella sua auto una considerevole quantità di roba che messa sul mercato avrebbe reso più di 120 mila euro.  Nell'aprile del 2023 a largo delle nostre coste veniva effettuato un maxi sequestro di coca. Le unità aeronavali della Guardia di Finanza si imbattevano in numerosi colli che galleggiavano sullo specchio di mare pattugliato per specifiche attività di controllo. Quei colli ben impallati contenevano 2 mila chili di cocaina. Un sequestro recordnon solo per la Sicilia ma per tutto il territorio nazionale. Il Valore commerciale al dettaglio della roba sarebbe stato di circa 400 milioni di euro. Questi sequestri sono la punta di un iceberg. Ci dicono come questi carichi, piccoli o grandi, sarebbero andati ad alimentare il grande business delle economie mafiose di questa terra, affari che al contrario dello spaccio fatto dai pusher, non vengono contrastati per niente.  

Da tempo la mie domande sono e rimango li senza uno straccio di risposta: ma le masse di denaro prodotte dalla gestione delle droghe da chi vengono gestite? Come entrano nell'economia legale? L'usura è uno dei canali in cui queste somme vengono convogliate? Che ruolo ha la finanza nella gestione di questo denaro? Vi sono professionisti  esperti in riciclaggio? A dire il vero una mezza risposta tempo fa  mi è arrivata:  Ragusa, nella classifica generale stilata da Il Sole 24 Ore, è la prima provincia italiana per diffusione e per denunce di reati d'usura. Questo dato è significativo, apre uno squarcio. Se lo stesso venisse opportunamente allargato ci farebbe scoprire altri sistemi, ma ciò  pare che venga evitato. Perché? E' più semplice e fa più notizia contrastare lo spaccio minuto fatto da piccola criminalità sciatta? E' complicato indagare un sistema che genera economie criminali? Potrebbero venire fuori delle verità imbarazzanti? Al di là delle mie domande una cosa oramai sembra chiara: se qui le mafie offrono denaro da reinvestire qualcuno disponibile a riciclarlo c'è, ci vuole solo la volontà di trovarlo.

 

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