Foto tratta da meridionews.it
Un’immagine parla più di mille parole e in questa foto viene raccontata una realtà così evidente da essere più reale della stessa realtà.
Uno
spacciatore ben protetto dall’infezione, il suo complice che vigila
su uno scooter e il “cliente” che acquista la sua roba. Le
economie mafiose funzionano sempre, anche quando imperversa un virus
malefico come il Covid-19. Hanno una capacità di adattamento sorprendentemente unica. Riescono a soddisfare,
sempre e comunque, i bisogni della propria clientela. Tutto avviene
in pieno giorno, in una qualsiasi città. Tutti vedono ma nessuno si
indigna o denuncia, non solo per paura, anche per paura, ma
soprattutto perché queste scene, questi personaggi, oramai fanno
parte del vivere quotidiano e in esso hanno trovano la loro
collocazione: ci sono, esistono, sono un pezzo del paesaggio urbano
capace di resistere e disobbedire anche alle restrizioni imposte dal
coronavirus. Ma
questa foto ci racconta anche dell’altro: mentre tutta l’economia
legale è ferma, le economie mafiose continuano a fare “impresa”
e profitti, continuando a controllare il territorio senza contrasto.
E’ come se il Covid-19 stesse regolarizzando ulteriormente il
modello mafioso. Quando
parlo di
modello mafioso faccio
riferimento ad una serie
di
caratteristiche
capaci di adattarsi a qualsiasi
mutamento
del contesto economico e sociale. Un
modello sempre
abile
nell’accumulare
denaro illegalmente, capace
di
imporre
il suo
potere grazie
ad
un codice
culturale e sostenuto da un certo consenso sociale. Questo modello, elastico e flessibile, sta diventando un soggetto istituzionale egemone. Il monopolio, come dimostra la foto, è dato dalla legittimazione determinata dall'impunità.
Prima
o poi questa pandemia sanitaria ed economica finirà e cominceremo a raccogliere i cocci di
ciò che ha distrutto. Penso ad un settore economico di questa provincia (Ragusa) che ha conosciuto in pochi anni uno sviluppo significativo e ora sta vivendo, più di ogni altro, la drammaticità della
crisi generata dal questo virus: il turismo. Una filiera fatta di
ristoranti, alberghi, villaggi turistici. Chi di questi non avrà la forza
economica di resiste chiuderà oppure verrà messo all’asta. Dietro
l’angolo ci sarà chi fiuterà l’affare e avrà la possibilità
economica e finanziaria di rilevare queste attività che da sempre
sono un ottimo viatico per riciclare il denaro prodotto illegalmente. Le strutture sono tante, le possibilità non mancano e gli intermediari nemmeno. Bisogna accendere già ora i riflettori su questo settore sapendo che ogni ripartenza economica ha prodotto norme che hanno favorito il monopolio delle imprese mafiose. Memoria,
analisi,
contrasto e
progetto sono i
pilastri
su cui bisogna
costruire, già da ora, la resistenza per impedire che tutto ciò
avvenga.
La foto é tratta dal meridionews.it Si legga l'articolo https://catania.meridionews.it/articolo/86092/coronavirus-pusher-a-lavoro-con-guanti-e-mascherine-in-via-capo-passero-gli-affari-non-temono-il-contagio/
La foto é tratta dal meridionews.it Si legga l'articolo https://catania.meridionews.it/articolo/86092/coronavirus-pusher-a-lavoro-con-guanti-e-mascherine-in-via-capo-passero-gli-affari-non-temono-il-contagio/
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