Ci
sono storie, favole, che girano di città in città. Non si sa se c'è del vero, ma si diffondono e ognuno, come sempre accade in questi casi,
per renderle più accattivanti le racconta aggiungendo qualcosa di
suo. Io ne ho sentita una e ve la voglio raccontare per come l'ho sentita. Spero che la cosa possa piacere.
Naturalmente  la favola rende di più se raccontata (in questo caso
scritta) in dialetto.
-
 A
 politica avi bisuognu di voti e noi i voti  li teniamo.
 
 
Così
iniziò la sua discussione zu Peppe Cassarà, uomo di panza e di
sostanza, mentre parlava con gli amici al bar davanti all'immancabile
bicchiere birra con granita, era l'unica cosa che lo dissetava. Li
guardava a tutti negli occhi:
-
 Abbiamo una marea di carusi che lavorano per noi e a noi devono
 tutto. Noi li campiamo, noi gli diamo la possibilità di farsi una
 casa, noi gli paghiamo l'avvocato quannu i sbirri li portano "all'hotel" e gli manteniamo la famiglia ... Sono la nostra ricchezza ma
 sono anche un costo, un grande costo. Ora, però, se semu sperti, se
 siamo furbi, da costo devono diventare  una grande risorsa …
-
 Scusassi zu' Pè ma come è possibile sta cosa … 
  lo interruppe Ninuzzo detto “u nanu” per colpa della sua
 statura.
U
Zio Pino lo guardò infastidito e poi gli esclamo:
       -
 Nun sulu si nanu, si pure prisuntuosu e cretino. Prima senti quello
 che dico .. E
 POI PARLI !!
Tutti
concordano con un mormorio, u zu Peppe alzò la mano come a dire “ora tutti muti”, si ricreò silenzio e lui riprese la sua
discussione: 
-
 Stavo
 dicendo, ... i carusi sono una grande risorsa. Ognuno di loro avi
 famiglia: matri, patri, soru, frati, cugnato ... e tutti questi
 votano.  Se noi parliamo con Ciccu e cu Cola,  e mostrò i volantini
 dei due candidati a sindaco che portava nel taschino della camicia,
 e gli diciamo che abbiamo sicuri 2000 voti che possono decidere la
 vittoria tua o tua  indicando prima il volantino di uno e poi quello dell'altro … uno dei due, quello più debole ma più ambizioso,  si cala ... ed è quello che vogliamo NOI.
Carmelo
Burritta aveva ascoltato con molta attenzione, però non si era fatto
convinto e come lui anche gli altri. Non avevano ancora chiaro il
ragionamento. Si prese di coraggio e  lanciò una domanda:
-
 zu Pè, ma a noi di immiscarini, scusannu a frasi, cu sti minchiuna
 … ma cchi ni porta?
U
zu Peppe si sedette sulla poltroncina che era accanto a lui, ordinò
al ragazzo del bar di versare un altro po' di birra nel boccale,
nell'attesa che la caraffa ritornasse piena, fece un lungo respiro,
come se provasse fastidio,  chiuse un po gli occhi e  riattaccò a
parlare
-
 Carmè,
 ragione hai, forse non sono stato molto CHIARO,
 ora mi spiego meglio. ... I carusi della nostra famiglia li
 campiamo noi si o no? 
 
Carmelo,
insieme agli, altri fece un segno di approvazione calando la testa.
-
 Bene,
 riprese u zu Peppe, se
 li campiamo sono un costo ... VERO?
-
 Minchia
 chi si tratta!  Rispose di getto Pitrino u ragioniere.
-
 Appunto
 Pitrì,
 riattaccò u zu Peppe,
 ma se noi questi invece di camparli con i picciuli da famiglia li
 facciamo assumere dal comune ... risparmiamo qualche cosa. Giusto?
Tutti
risposero in coro,
-
 CERTO.
 GIUSTO ZU PE'.
U
zu Peppe aveva capito che la cosa finalmente stava diventando chiara,
quando si parla di soldi anche i ciechi diventano falchi,  e continuò
con scioltezza il suo ragionamento
-
 E
 come li facciamo assumere secondo voi?
 Tutti pendevano dalle sue labbra,  … Facendo
 un accordo con uno dei candidati. Avviciniamo a Cola, che mi pare quello più giusto, e gli diciamo: "se vuoi vincere le
 elezioni noi ci mettiamo a tua disposizione, ti raccogliamo quei
 2000 voti che ti servono per staccare il tuo avversario" . Se lui accetta, mobilitiamo i carusi e i loro parenti. ... Ma iddu però appena eletto  deve
 assumere come operai, come spazzini,  quelli che gli indichiamo noi, e deve rispettare la parola  ...
 ALTRIMENTI,  fece
 il gesto come quando si tira il collo alla gallina. 
 E' così NOI con una fava ci fottiamo tutto il piccionaro. Facciamo
 contenti i carusi sistemandoli al comune come spazzini, manovali,
 operai … cioè posti dove si gira, così continuano a controllare
 sempre il territorio e fanno gli affari della famiglia, le nostre
 spese di mantenimento si riducono perché li paga il comune,
 controlliamo l'amministrazione e se ci sono appalti di un
 certo tipo ... facciamo di tutto per farli VINCERE alle nostre
 ditte. … Ora sono stato CHIARO!!
-
 Minchia.
 Macari troppo.  Bella è sta cosa!
 esclamò Mario Tistazza.
-
 E allura Mariuzzu, disse
 zu Peppe Cassarà,  se
 è troppo bella accuminzammu a darini i viersu, diamoci subito da
 fare, ca voti e picciuli aspettano solo a NOI.
