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giovedì 24 aprile 2025

25 APRILE: RICORDARE I PARTIGIANI DI VITTORIA.


Foto presa da Google Immagini

Il 25 Aprile ha segnato, segna e  segnerà sempre, in modo chiaro e inequivocabile, il confine tra la fine delle barbarie e l'inizio della civiltà. Questa data, ma più in generale la Resistenza, ci ha ridato la gioia e l'orgoglio di essere italiani. Tutto questo è stato determinato dai partigiani, persone che hanno combattuto volontariamente contro l'inciviltà e la ferocia del nazifascismo. Va detto che tanti furono i partigiani siciliani impegnati a combattere in tantissime aree del Nord Italia. Donne e uomini, anche della nostra città, fecero la Resistenza combattendo e sconfiggendochi voleva imporre il concetto disumano di "superiorità" con le persecuzioni, gli arresti, le torture, fino ad arrivare all'uso delle camere a gas e dei forni crematori.

Già lo scorso anno avevo ricordato il nome di una donna partigiana di Vittoria, Giuseppina Di Guardo, che combatté con le Squadre di Azione Patriottica (SAP) in Emilia Romagna.  Quest'anno - grazie ad una ricerca guidata dal prof. Claudio Dellavalle (già ordinario di storia contemporanea presso l'università di Torino) e dagli Istituti storici della Resistenza del Piemonte, in collaborazione con il Ministero della Difesa -  segnalo una banca dati informatica che raccoglie 108.421 nomi di partigiani, combattenti, patrioti e benemeriti che hanno svolto attività durante la lotta di Liberazione in Piemonte (regione dove la Resistenza fu più tenace e combattiva), di questi, 34, sono di origine vittoriese.

Ripeto: 34 persone di Vittoria, tra il 1943 e il 1945, hanno combattuto nel territorio piemontese contro i nazifascisti. In questo “motore di ricerca” si possono consultare le schede personali di questi nostri “compaesani”. Ogni scheda comprende, oltre ai dati anagrafici, il nome di battaglia e la qualifica (partigiano, patriota, benemerito), l'indicazione delle formazioni di appartenenza con i relativi periodi, la professione, la carriera militare precedente l'8 settembre 1943, l'eventuale appartenenza alle formazioni della Rsi, i gradi partigiani, le ferite ed eventuali dati su decesso, cattura e deportazione. Per chi volesse consultarli allego di seguito l’indirizzo. 

Da una prima verifica (vorrei sinceramente sbagliarmi) pare che a Vittoria, sia di Giuseppina Di Guardo quanto di queste 34 persone, non esista memoria alcuna.  Se il fascismo è stato (ed è) la barbarica volontà di potere di una élite corrotta e improduttiva, il cui fine è stato (ed è) quello  di schiacciare - anche con la violenza - il lavoro produttivo per sostenere la rendita finanziaria e il parassitismo burocratico dello Stato; le persone che lo hanno combattuto non possono essere dimenticate o peggio ignorate. Se dopo 80 anni il “mostro”, con "sobrietà", ha ripreso forma significa che il valore della Resistenza si è perso, non è più la virtù su cui si è fondata la Repubblica e la democrazia italiana. Recuperare la memoria, essere militanti della memoria, non è più doveroso, è obbligatorio...perché la memoria è l'unico vaccino della democrazia.

P.s. se il link allegato non si apre provare con quest'altro indirizzo http://intranet.istoreto.it/partigianato/default.asp, poi cliccare su "Accedi alla ricerca del PARTIGINATO PIEMONTESE" digitare il comune di nascita e la provincia e si apre l'elenco.