In queste ore la provincia di Ragusa - da sempre definita con un vecchio adagio terra "babba", cioè zona dove le mafie non attecchivano bene - è salita agli onori della cronaca regionale e nazionale per due importati operazioni contro la criminalità organizzata: l'arresto del latitante vittoriese Gianfranco Stracquadaini a Comiso e poi per una importante operazione antidroga che vedeva la città di Ispica come una rilevante base logistica per commercio di sostanze stupefacenti. Dall'estremo Est all'estremo Ovest degli Iblei emerge un filo unico di interessi e pratiche criminali. Eppure negli anni si era affermata un'opinione, che nel tempo si era via via consolidata, fino a diventare una sorta di verità: la criminalità organizzata era radicata solo ed esclusivamente nell'area ipparina e in particolare a Vittoria. Una stupida persuasione (ancora oggi dura a morire) figlia di antiche e banali convinzioni e di becero e ottuso campanilismo. Ma mentre modicani, pozzallesi, ispicesi, ragusani si vantavano di essere "babbi", le mafie, con i loro affari, conquistavano i loro territori fino a manifestarsi con le loro azioni violente. Voglio ricordare alcuni fatti recenti e tra questi i più significativi:
- Nel maggio del 2012 a Marina di Ragusa, nel centralissimo viale Andrea Doria un incendio di origine dolosa mandava in fumo il locale "baciamo le mani".
- Nel maggio del 2012 a Marina di Ragusa, nel centralissimo viale Andrea Doria un incendio di origine dolosa mandava in fumo il locale "baciamo le mani".
- Nel 2014 va in fumo un locale di Sampieri, il "pata pata" e il "terzo tempo" a Pozzallo
- Nel 2015 a Marina di Ragusa, sempre nel centralissimo viale Andrea Doria, un incendio doloso mandava fumo un altro locale "baja".
- Nel maggio del 2022 Un incendio doloso veniva appiccato in un cantiere edile all'interno del cimitero di Pozzallo.
- Nel marzo del 2024 a Ispica veniva incendiata l'auto di due attivisti di Legambiente che denunciavano irregolarità ambientali.
- Nell'agosto del 2024 a Marina di Modica andava in fumo l'ennesimo locale, il "Lido Sud".
- Nel settembre scorso a Ragusa veniva dato alle fiamme il nuovo McDonald's di Via Giorgio La Pira.
Per non parlare che sempre in queste zone, negli ultimi anni, gli arresti di spacciatori e i sequestri di sostanze stupefacenti sono cresciuti esponenzialmente. Alcuni, con stupore (tipico della babbitudine ragusana), ma piano piano, si sono finalmente resi conto che le mafie sono come la loro stupidità, non hanno confini. Se sono state capaci di infettare il Nord Italia, L'Europa, le Americhe, l'Australia, figurarsi se non ammorbavano tutta la nostra piccola provincia.
Nell'operazione di Ispica è emerso un dato che non può e non deve essere sottovalutato. Lo ha evidenziato il maggiore dei carabinieri Francesco Zangla durante la conferenza stampa. Oltre alla spregiudicatezza dei personaggi e il possesso di armi ed esplosivo, già di per se indicativo di un certo livello criminale, vi è nel denaro sequestrato (43 mila euro) la significativa presenza non di monete di piccolo taglio, cioè 20 e 50 euro, ma di banconote da 500 euro. Questo sta ad indicare che il giro era veramente grosso e che il denaro "guadagnato" non veniva più contato ma pesato per poi essere utilizzato per altri scopi.
Tutto questo fa pensare che le mafie sono sempre un passo avanti. Tanti (i babbi) sono convinti che se non sparano non ci sono. Altri invece pensano che quando non sparano non si vedono e quando si riesce a percepirle sono già da qualche altra parte. Le cerchi nelle campagne e invece sono nei cantieri edili o nelle imprese commerciali. Le cerchi nei cantieri edili o nelle imprese commerciali e invece gestiscono rifiuti e commerciano droghe. Le cerchi nella gestione dei rifiuti e delle droghe e fanno già investimenti finanziari. Per contrastarle bisogna cambiare mentalità. La babbitudine non è solo un fatto consolatorio, è un sintomo pericoloso, è un indice di malignità. Se non si contrasta rischia di sfociare nella peggiore delle complicità.
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