Quando
si diventa sfacciatamente ricchi non avviene mai innocentemente. E'
una cosa risaputa, che corre di bocca in bocca, ma tutti facciamo
finta di non conoscerla. Quando gli interessi di chi è diventato
impudentemente ricco coincidono con le ambizioni di certa classe
politica nasce un sistema di potere che punta a controllare e gestire
ogni forma di economia che si può o potrebbe svilupparsi in un
territorio. Anche questa è cosa facile da vedere ma facciamo finta
di non accorgercene. E' evidente quindi come il sistema di potere
persegua esclusivamente l'interesse personale dei propri componenti e
quindi genera illegalità. Non accorgersene, non capirlo e non
vederlo – il tutto volutamente - significa essere complici.
Mancano
pochi giorni al voto e nei luoghi pubblici che ciclicamente frequento
sento ripetere sempre più spesso una frase: “chissu
ci leva i scarpi pure o Signuruzzu”. L'espressione
viene detta anche con un'innegabile ammirazione verso le figure
definite “sperte” . Dalle nostre parti c'è sempre stata una
grande ammirazione verso i furbi, gli astuti, “i
sperti”.
Sono persone che hanno raggiunto un alto livello economico e sociale
non perché preparati o perché hanno lavorato sodo, ma solo perché hanno saputo miscelare bene prevaricazione e scaltrezza, un connubio
che da noi genera successi imprenditoriali e politici. Gli “sperti”
pur di raggiungere il proprio obbiettivo non provano nessun imbarazzo
nel negare le evidenze, nel rivoltare la verità, nel celare le
proprie responsabilità, nel santificare le proprie colpe.
E' venuto il momento di dirlo forte e chiaro: La
“spirtizza” è il bosone dell'illegalità, la particella
elementare da cui si genera ogni forma di malcostume.
Vittoria
è una città che si è spenta lentamente, è diventata aspra,
feroce, cruda proprio perché la maggioranza dei suoi cittadini è
stata troppo comprensiva con le tante “spirtizze”. Se
voteremo senza guardare attentamente, i tanti “sperti” diventeranno i
padroni assoluti di questa terra, le diseguaglianze sociali
continueranno a dilatarsi e la povertà aumenterà.
Attenzione, in questa campagna elettorale la "spirtizza" è diventata
trasversale, la trovi un po' dappertutto, ha capito prima degli altri
che la gara non la vince il cavallo che corre ma il fantino che lo
guida. Parlo di abili cavallerizzi, capaci di mimetizzarsi e
all'occorrenza di cambiare destriero in corsa. Se vogliamo bene a
Vittoria, se crediamo realmente nelle future generazioni non si può più essere indulgenti con questi personaggi, bisogna individuarli per punirli
definitivamente. Se non saremo capaci di farlo sarà molto difficile
separare
la
questione dell'illegalità da quella del potere.
Queste
riflessioni terra terra, che qualcuno giudicherà moraliste e qualcun
altro un po' spietate, sono state ispirate da fatti e fatterelli di
questi giorni.