Foto tratta da Google immagini
“Il
prossimo sdilluvio universale non sarà fatto d’acqua, ma di tutti
i nostri rifiuti accumulati nei secoli. Moriremo assufficati dalla
nostra stissa merda.”
Andrea
Camilleri
In
Provincia di Ragusa una tra
le prime cause principali di morte
è rappresentata dai tumori. La
percentuale
di mortalità per
questo motivo
è
in crescita
sia per gli uomini che per le donne. In particolare negli
uomini aumenta
la mortalità per il tumore del polmone e
poi
per
quello del colon retto e della prostata. Nelle
donne al primo posto c’è
il tumore alla mammella, seguito da quello del colon retto, del
pancreas, degli emolinfopoietici (leucemie)
e dell’utero.
A
darci
nota
di questa situazione è l’Istat, l’Istituto Nazionale di
Statistica, che alcuni mesi fa ha reso noti i risultati di uno studio
che riguarda il quinquennio 2008-2012.
In
provincia di Ragusa sarebbero
circa 9 mila le persone attualmente malate di tumore.
In
testa alla classifica Ragusa; a seguire Modica e Vittoria.
Poi c’è Comiso, Scicli, Pozzallo e Ispica. Chiudono
la classifica: Santa Croce Camerina, Acate, Chiaramonte Gulfi e
Giarratana. Nel
corso del 2019 presso la commissione invalidi civili del distretto
sanitario di Vittoria (Acate,
Comiso, Vittoria)
sono arrivate circa 6000 domande di riconoscimento
di invalidità civile, oltre il 40% di queste domande riguardano patologie tumorali di vario stadio. Tutto questo è successo solo nel
2019; e
nel 2018? Nel 2017? Nel 2016? …
Il
cancro non viene per caso. Non nasce, non si sviluppa e non germoglia
al nostro interno perché ne possediamo già i semi. Il tumore è il
frutto delle
alterazioni ambientali, economiche e sociali
del
nostro
territorio. Nell'acqua, nell'aria, nel cibo, nel suolo, c’è qualcosa che non va. Il
nostro modello
agricolo-produttivo è
arrivato oramai al capolinea, non crea più reddito e
presenta costi di gestione sempre più elevati, soprattutto quelli
ambientali. Ed è li che si sono infilate le imprese mafiose con i
loro “servizi”. Se qualcuno
prova
a contrastare queste “prestazioni” può succedere ciò che è
accaduto qualche
settimana
fa a
Riccardo
Zingaro, carabiniere in pensione,
attivista che
si batte da tempo per la salvaguardia
dell’ambiente nel suo territorio,
in particolare contro le pratiche illegali di smaltimento dei rifiuti
provenienti dagli scarti agricoli: ti
bruciano l’auto. Un sostanziale invito a stare zitto.
Il
2020 deve sancire una svolta concreta. Ciò
che creerà progresso e lavoro, è il restauro, la cura, il
risanamento di una terra che è stata fino
ad oggi
stuprata. Il nostro territorio ha ancora un valore: qui si produce
ortofrutta e vino di qualità, qui abbiamo un mare e spiagge
singolari, qui c'è un patrimonio culturale riconosciuto e di grande
valore. Questa è una terra che deve esportare lavoro e non
sconforto, deve importare conoscenza e non disperazione. Serve, anzi,
è urgente,
creare nuove
condizioni. Terra e Cultura sono le nostri doti da tutelare e
valorizzare.
Convertire è un verbo che non può più
indicare
solo un'azione religiosa, deve comprendere anche il tramutare dell’economia, degli investimenti e delle scelte politiche e amministrative.
Convertire serve a ridare futuro.
BUON
2020