(Foto omicidio Brandimarte)
Pochi
giorni fa la fotografa palermitana Letizia Battaglia sul blog
http://mafie.blogautore.repubblica.it/ scriveva:“...
Cosa
rispondo alla rivista americana che mi chiede foto nuove della mafia?
… Il fatto è che senza coppole ai giornali raccontare visivamente
la mafia di oggi sembra interessare poco. I mafiosi non sembrano più
mafiosi. Rassomigliano fisicamente troppo alle persone
perbene,
…
Un
gran casino per noi fotografi e, forse, per la verità”.
Ha
ragione Letizia Battaglia: le mafie, per come le abbiamo conosciute non esistono più da tempo, non sono più “fotografabili”. Solo
l'antimafia di facciata, quella in doppiopetto, che ama i salotti, le
conferenze, le coccole e i finanziamenti di certo potere politico, è
ancora ferma alle coppole, alle lupare, ai santini che bruciano.
Questi tristi, noiosi e falsi professionisti dell'antimafia
melodrammatica non hanno capito, o meglio fanno finta di non capire,
che è avvenuta un'evoluzione costante e continua nei vari sistemi criminali i quali si sono mischiati, si sono interconnessi, si sono estesi, non sono più riconoscibili. Un caso su tutti: la 'ndrangheta.
C'è
una procura in Italia, una sola, quella di Reggio Calabria, che ha
assemblato i fascicoli di varie inchieste e per la prima volta sta
trattando la materia che fa riferimento a quel bacino discreto e
impercettibile che permette alla criminalità economica di entrare
nell'economia legale. C'è un pentito, Nino Fiume, che ha aperto uno
squarcio su questo tema e il 28 novembre scorso, durante l'udienza
del processo Breakfast ha detto con chiarezza che all'interno della
criminalità economica ci sono le “persone
per bene”
chiarendo anche il loro ruolo: “... quelle persone
che sono ritenute perbene,
anche professionisti che se un capo … deve interagire con un’altra
persona
perbene,
invece di andare con un affiliato conosciuto dalle forze dell’ordine,
con una persona già segnalata, si accompagna con un professionista e
così svia … Sempre
nella stessa udienza, si raggiunge l'apoteosi quando il pm pone la
domanda: “E
questo professionista che si presta a queste attività è parte della
‘ndrangheta o no?” Nella
risposta c'è la chiara e completa raffigurazione di ciò che la
mafie sono diventate: “Per
quelli che non lo sanno, no. Per quelli che sono al vertice
dell'organizzazione, sì. Questo è il punto della situazione”.
In poche parole è racchiusa l'essenza della nuova mafia, o meglio,
della criminalità
economica (vedi
Allegato 2).
Qualcuno
mi dirà: ma parli di 'ndrangheta, di cose calabresi, noi cosa
c'entriamo? E no!! Non è così. La 'ndrangheta ha esteso i suoi
interessi, si è allargata, e non solo al Nord. Nella nostra
provincia ha trovato terreno fertile e si comporta sempre allo stesso
modo. Siamo noi che purtroppo dimentichiamo, o rimuoviamo, con molta facilità la
nostra storia recente. Provo a rinfrescarvi la memoria con alcuni
quesiti:
-
Cosa ci faceva Michele Brandimarte (personaggio di primo piano della
cosca Piromalli- Molè di Gioia Tauro ucciso a Vittoria) nella nostra
città il 14 dicembre del 2014? Era forse un devoto della nostra
Santa Lucia? Era attratto dalle nostre famose “vampanigghie”?
-
Abbiamo forse dimenticato che nel settembre del 2015 la Dda di Roma
scopre un traffico di cocaina effettuato con tir che ufficialmente
trasportavano fiori lungo l'asse Vittoria Olanda? A gestire il tutto
erano noti esponenti della criminalità economica di Vittoria insieme
alla 'ndrina
dei
Crupi,
inserita a pieno titolo nella cosca dei Commisso.
-
Come è possibile che in una recentissima e importante inchiesta della
DDA di Reggio Calabria e Catanzaro veda coinvolte alcune importanti
imprese iblee?
- Il
26 gennaio scorso in una operazione della DIA viene fuori che la
cosca Piromalli controlla da tempo l'ortomercato di Milano. Se
l'ortofrutta della fascia trasformata trova un importante sbocco
commerciale nella struttura lombarda, allora, forse, esiste un “saldo
e imprescindibile punto di riferimento nel mercato ortofrutticolo di
Vittoria”
che
avrebbe aperto "nuove rotte" ai Piromalli? (https://www.avvenire.it/attualita/pagine/il-boss-chiede-di-ripulirsi-dalla-ricerca-google)
Droga
(in particolare cocaina) e imprese, un binomio tenuto insieme da un
collante: Il denaro. Questo mastice però deve essere spalmato bene e
per compiere questa operazione ci vogliono dei professionisti capaci
e qualificati, insomma: "persone
perbene"
(questa frase – persone perbene - ha assunto un tono disgustoso).
Secondo
la Commissione Nazionale Antimafia (si veda Allegato 5) viene fuori
che
la 'ndrangheta e la mafia si rivolgono quasi sempre a persone perbene
che presentano una particolare caratteristica: sono iscritte alla
massoneria. I bene informati dicono che in provincia di Ragusa c'è
una massoneria viva e ben radicata nel tempo. TOMBOLA??? Una cosa è
certa, le coincidenze sono troppe.
Emerge
con chiarezza come le mafie non hanno più un solo luogo, sono
diventate "globali" perché a differenza della mafie
classiche hanno fatto rete e costruito nei vari territori, compreso
il nostro, un rapporto non più aggressivo ma collusivo con certa
classe dirigente. Un legame all’insegna dello scambio e della
reciproca convenienza. Continuare a cercarle inseguendo vecchi schemi
significa non volerle - volutamente - riconoscere più.