foto tratta da google immagini
Dopo
un breve periodo di pausa torno a scrivere in questo mio diario
telematico e come sempre parto dalle notizie che raccolgo nella rete
e spesso, inconsapevolmente, ci sfuggono.
Nel corso del 2018 la squadra mobile iblea
(non sto considerando Carabinieri e Guardia di Finanza)
ha sequestrato in provincia
Ragusa
più di
10.000
kg di droghe.
Se
questa
quantità di stupefacenti fosse stata immessa nel mercato avrebbe fruttato alle
mafie
ragusane
non
meno di 300 milioni di euro. Ma ciò che è stato sequestrato è solo
la punta di un
iceberg,
cioè
circa
il 10%;
il restante 90% è finito nel “mercato” e avrà
generato, o
starà
generando, una massa di denaro difficile da quantificare. Soldi
che sono
stati
e che vengono riciclati
in parte nel territorio ragusano.
Per l’impresa
mafiosa
reinvestire queste somme è l’esigenza
primaria e naturalmente vanno impegnate in attività che devono creare reddito.
Basta guardare il
territorio e si capisce subito dove probabilmente vengano
investiti una parte di questi soldi. La crescita urbanistica dell'area modicana e ragusana, soprattutto nell'ultimo ventennio, è stata smisurata. In queste zone si continua a costruire e poco importa se molti fabbricati rimangono invenduti. Pare che la logica sia quella di immettere nel circuito legale il denaro
fatto illecitamente tanto la crisi immobiliare è un fattore ciclico e "fisiologico”, prima o poi finirà.
Nella
zona ipparina invece, da qualche tempo, il mattone non tira più come
un tempo. Pare
che il nuovo business sia costruire
serre. Lungo un'ampia fascia di territorio che va da Marina di Acate fino a
Punta Secca spuntano impianti serricoli moderni ed avanzati. Si
parte con lo sbancamento,
il
livellamento del suolo, gli
scavi
e
poi compaiono i
tubi in ferro, il
calcestruzzo e
in
fine centinaia
di metri di film plastico che coprono ogni cosa.
Tutto
avviene in sequenza
e
si
sviluppa e si realizza in pochi mesi.
In
molti casi questi
impianti vengano
realizzati con
gli aiuti dell'Unione Europea regolati dai
bandi del
Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-2020, sto
parlando di un contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa.
Ma
quanto costa realizzare un impianto serricolo moderno?
Facendo
una piccola ricerca i
numeri che vengono fuori sono significativi. Il
costo di realizzazione
di una
serra
moderna, secondo i prezziari che girano è pari a circa
15
euro al
metro quadrato,
quindi
per realizzare
un impianto
di
10
ettari (100
mila metri quadri) serve
un
milione
e mezzo di euro (€1.500.000). Partecipando ai bandi del PSR il
50% della
spesa è coperto dai fondi comunitari, cioè 750 mila
euro verranno regalati. Il resto
lo deve possedere il “titolare”. I maligni dicono, però, che spesso già con i fondi del contributo comunitario si realizza quasi il 60/70% dell'impianto. Preventivi e fatture gonfiate? Forse. Ma la
cosa più interessante è come molti
di
questi nuovi impianti dopo la loro realizzazione
vengano subito affittati a terzi. Pare che il prezzo della loro locazione sia pari a circa €1,50 al metro quadrato. E così un impianto di 10 ettari già
dopo
un anno renderà
al
proprietario 150
mila
euro, cioè ha già recuperato una parte consistente del suo investimento. La
domanda che
sorge spontanea è:
ma se la serricoltura vive da tempo una crisi strutturale queste serre moderne a cosa servono? All'interno si coltiverà ortofrutta oppure c’è dell’altro? Molte inchieste e tante operazioni di polizia ci dicono come la fascia orientale della Sicilia sia tra le zone più vocate alla coltivazione di cannabis.
Naturalmente così come l’ampliamento urbanistico di una città deve essere “guidato
serenamente” verso l'espansione da tecnici capaci e autorevoli, anche
“l’ammodernamento del sistema agricolo” ha bisogno di
professionalità che sappiano "conquistare" i fondi del PSR. E’
chiaro che questi e-sperti hanno un costo, ma, come abbiamo visto dall’inizio, di
soldi ce
ne sono tanti
e
poi
un
professionista di
fronte a un
ricco
incarico
è
raro che si tiri indietro o si ponga dei dubbi perché
il denaro, da sempre, è un ottimo servo ma è anche un pessimo padrone. ... continua