Il
motore dello sviluppo di questa provincia? Gli istituti di ricerca,
le fondazioni bancarie, le pubblicazioni accademiche, parlano della
piccola e media impresa e dell'impulso economico che essa ha creato
nei vari settori. Leggo le pubblicazioni e rido. Si, la microimpresa
ha avuto e ha un ruolo importante, ma
il nuovo propulsore dell'economia iblea è la droga. Il
2018 si è aperto con arresti a raffica. In meno di venti giorni ci
sono state tre operazioni antidroga. “Bande multietniche”, così
sono state definite, che spacciano di tutto: marijuana, hashish,
eroina, coca, soprattutto coca. E poi pusher fai da te ogni giorno
vengono beccati qua e la dalle forze dell'ordine nelle varie città
della provincia. Domanda e offerta si incontrano in qualsiasi parte:
dentro le scuole, nelle fermate dell'autobus, di fronte ad un campo
di calcetto, pure davanti alle parrocchie .. ogni luogo va bene.
“Sistemi d'impresa” e “ditte individuali” dello spaccio
controllano le “piazze” di Ragusa, Comiso, Modica, Ispica, Santa
Croce, Vittoria, ... Ma queste attività brillano di luce propria
oppure il servizio gli viene affidato, come una sorta di franchising?
Chi gli procura la merce da piazzare? Chi li controlla? E' evidente
che dietro queste persone c'è la criminalità organizzata. Non
potrebbero operare senza “certe autorizzazioni”. Queste piccole
centrali dello sballo, in particolare le "bande multietniche",
secondo i calcoli degli inquirenti, producono un giro d'affari che si
aggira intorno ai 30 milioni di euro mensili. (ne hanno sgominate tre
quindi 90 milioni al mese) Quale
attività ha una resa così alta? La
“roba” è l'unica merce che non ha conosciuto e non conosce la
parola crisi. In questa provincia (e non solo) ogni giorno centinaia
di persone cercano freneticamente qualcosa da fumare, da sniffare o
da iniettarsi nelle vene e loro, gli attivisti in franchising, sono
li pronti a soddisfare le richieste. In questa provincia ci sono
luoghi che sono diventati dei veri e propri "centri commerciali"
dello sballo forniti da quella "grande distribuzione
organizzata" che è la mafia. Ecco
il nuovo modello economico che si sta affermando nella provincia
babba: il narcocapitalismo molecolare. Il lavoro delle forze
dell'ordine è preciso, chirurgico, puntuale; ma gli arrestati
vengono subito sostituiti. Il ricambio è rapido, immediato. La
domanda è tanta, continua, inarrestabile. I clienti devono essere
soddisfatti sempre, hanno bisogno, in base ai casi e alle condizioni,
di eccitarsi o di rilassarsi. E poi c'è il sabato con le discoteche
che pompano musica tekno o i rave party sui colli iblei e li di roba
ne serve tanta, tantissima.
E mentre i nasi si imbiancano, le cartine
si arrotolano e le vene tornano ad essere pompate; le casse delle
mafie si saturano di denaro liquido. Qualcuno mi dice che i soldi non
li contano più: li pesano.
Ecco,
questa è una delle facce del nuovo modello Ragusa di cui nessuno
parla e di cui bisogna cominciare a dire qualcosa.