Riutilizzare il denaro che proviene da attività illecite è la sola necessità
dell'economia criminale. I soldi della mafia se non vengono
reinvestiti nel mattone, nella creazione di imprese sono solo
profitto inattivo, inutile, inoperoso. La
manovalanza (extracomunitari o piccola criminalità locale) fa
il lavoro sporco, genera denaro con lo spaccio, lo sfruttamento
della prostituzione e i video giochi. Poi c'è il livello economico,
ovvero chi deve far fruttare questo denaro con gli investimenti. Chi
occupa questa posizione non deve sporcarsi le mani, deve essere rassicurante, deve fornire garanzia di credibilità (sopra c'è
pure un livello politico?). E' come una sequenza geologica, ogni
strato rappresenta un ambiente, non sempre è facile ricostruire la
successione. Ritorno con insistenza su questo argomento perché
penso che il riciclaggio sia il punto di collegamento fra impresa
criminale e quella che viene ancora definita “società civile”. I
proventi della droga in primo luogo, ma più in generale di tutte le attività illecite, sono il punto di saldatura con il sistema
economico legale. La crisi economica ha accentuato e perfezionato
questi processi, in particolare la mancanza di liquidità ha reso
ancora più fragile l'economia legale. Professionisti, consulenti,
tecnici, imprese non sono più come in passato vacche da mungere con
il pizzo. La crisi li ha resi utili per altri motivi. In questi anni
hanno perso lavoro, incarichi, commesse e le loro difficoltà
economiche sono diventate una grande opportunità per chi ha buone
disponibilità di denaro. Le loro preoccupazioni sono musica per chi
deve riciclare soldi. Un vecchio detto siciliano dice: “papà è
ccu mi runa u pani” (papà è chi mi da il pane), oggi, in questa
terra, chi ha liquidità e voglia di investire diventa padre, madre,
santo, dio; poco importa come e da dove arrivino quei soldi. E' cosi
che la criminalità economica sta diventando padrona della crisi,
trasformandosi in stampella di un'economia legale che è sempre più
sofferente. Tutto questo è difficile da dimostrare ma si può
percepire, intuire, desumere. Immaginate un signore, un “distinto e
rassicurante imprenditore”, il quale si reca in uno studio tecnico,
oppure da un legale, oppure da un consulente, perché sa che
investimenti o progetti di una certa valenza economica sono bloccati
per mancanza di fondi. Il distinto imprenditore è disponibile a
diventare partner del progetto mettendo a disposizione proprio le
somme che mancano per completare e far partire l'investimento. Chi riceve l'offerta cosa farà? Rinuncerà a quelle somme oppure farà
di tutto per farselo socio? I soldi, e solo i soldi, sono lo
strumento principale che la criminalità economica usa per farsi
accettare e integrarsi nella società “buona”. Questo la mafia lo
sa e lo sa pure la “società civile”. To be continued
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