Tassazione eccessiva. Ma non per tutti.
Quelli che stiamo vivendo sono
giorni strani. Le sconfitte vengono presentate
come grandi vittorie. Qualche settimana fa con un enfasi fuori luogo la
stampa di regime suonava la gran cassa per l'ennesimo successo del
governo. La Apple Italia - l'industria che produce l'iPhone - ha
versato alle casse dello Stato 318 milioni. Detta così
sembra una gran bella notizia . Ma guardando bene le carte però si
scopre che la casa della mela "mozzicata" doveva allo Stato
880 milioni di euro. La vera notizia quindi è che la Apple ha
risparmiato 562 milioni di euro di tasse dovute che non pagherà più.
Un bel regalo. Una montagna di soldi con cui si potevano fare un
po' di cose. Adesso, apre, che anche a Google Italia verrà applicato uno
sconto simile a quello di Apple. ... Mentre scrivo queste cose penso al
piccolo imprenditore Giuseppe Occhipinti (nome di pura fantasia) che
per
tutta una serie di difficoltà non è riuscito a pagare l'IVA di un
trimestre o l'Irpef e quindi Riscossione Sicilia o Equitalia gli ha
notificato una cartella esattoriale con la richiesta di 8800 euro di
tasse arretrate e non pagate. Occhipinti vorrebbe anche lui fare come
la Apple cioè chiedere all'Agenzia delle Entrate di chiudere il
debito con 3.18o euro. In questo modo le 5.62o euro di tasse
risparmiate potrebbero servire per la sua azienda, oppure potrebbero
essere utilizzate per chiudere un debito con l'Inps, potrebbero essere utilizzate anche per la sua famiglia. No, niente di tutto ciò. Il piccolo
imprenditore Occhipinti non solo pagherà le 8800 euro ma a questa somma verranno sommate sanzioni, aggi, e interessi. Diventeranno 10 mila
euro. Se poi deciderà di rateizzare il debito, l'importo potrà superare le 12 mila euro perché dovrà giustamente pagare gli interessi di
rateizzazione. Se invece deciderà di non pagare, il debito crescerà e in pochi mesi
potrà diventare anche 15 mila, 18 mila euro. Potrà subire anche il
blocco dei propri mezzi (l'auto, il furgone) oppure la messa all'asta di un bene immobile.
Diciamolo apertamente il nostro sistema fiscale è selvaggiamente
classista: persegue e tartassa i piccoli, perdona e dona ai grandi.
L'esempio fatto vale anche per un impiegato o un pensionato.
Le
tasse, per chi è in difficoltà, sono diventate un lusso. Impediscono a chi lavora di vivere dignitosamente.
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