Foto tratta da Google Immagini
Peppe
e Totuccio discutevano mentre passeggiavano sul largo marciapiede
del lungomare. Di colpo Peppe indicò col dito due fumarole dense e
nerissime che rovinavano il paesaggio della plaga, esordì
esclamando:
-
Talè chi c’è dda! ... Il solito cornuto che da
fuoco a plastica dismessa e rifiuti ...
Totuccio
gli rispose prima con una risata sdegnosa e poi attaccò a
raccontare una storia:
-
Quello è niente, negli ultimi anni è successo
di peggio ed è accaduto nel silenzio più totale. Ti ricordi il
capannone di C.da Purrazza?
-
Certo che me lo ricordo! - Rispose Peppe, e poi continuò: Si
disse che fu bruciato perché il proprietario non pagava il pizzo ...
-
Si, u pizzu! - Ribattè subito Totuccio, e seguitò: Ammucca aciddazzu!! In quel capannone da tempo non
c’era nulla, o meglio, sulla carta non c’era nulla. Se ti ricordi quella struttura fu costruita con i contributi dell’Unione Europea
e per un certo periodo c’era un centro di lavorazione di prodotti
agricoli... Poi, dopo qualche anno il centro chiuse per fallimento o
chissà per cosa e si insediò una piccola fabbrica che produceva
imballaggi... Poi, anche questa chiuse, non si capì bene se per
fallimento o altro e il capannone rimase “vuoto”... Però in quella
struttura c’era sempre movimento. Camion e furgoni che entravano ed
uscivano, non si capiva cosa trasportassero ...
-
Mhii! Esclamò Peppe -
Ma lo sai che è vero, ora ca ci penso c’era un movimento
di mezzi nella strada di Purrazza che mai si era visto ... manco
quando c’era il magazzino ... Cunta, cunta ... la cosa è
interessante.
Totuccio
riattaccò:
HahA
... Ti piace a storiella. Quindi, dove ero rimasto … Ah, si, i
mezzi che andavano e venivano ... Non si capiva cosa trasportassero,
eppure sta storia durò per un bel po’ di tempo. Poi una bella
mattina ... BOOOMM ... tutto pigliò a fuoco. Fiamme altissime
tagliavano l’aria della zona e con esse un fumo nero e densissimo, accompagnato da un odore acre, così forte da renderla
irrespirabile. Arrivarono i pompieri, polizia, carabinieri, vigili
urbani ... La zona fu interdetta al traffico per alcune ore ... Alcuni vigili del fuoco e qualche poliziotto si sentirono male, forse
per quello che avevano respirato, e furono ricoverati per qualche
giorno in ospedale ... Dalla stampa si seppe che l’incendio, molto
probabilmente, era stato di origine dolosa, ma poi tutto scemò ... Come si
dice: ro muortu si ni parra tri jorna ... e poi ...
- E
poi? - Ribadì Peppe – chi
successi?
- Non successi nulla, disse Totuccio, però dopo tempo un altro capannone a C.da
Balestra, anche questo “abbandonato” ... pigliò fuoco ... con le
stesse modalità. Parlando con un amico proprio di questi fatti lui
mi raccontò che quasi sicuramente in questi capannoni venivano
stoccati, provvisoriamente, rifiuti di lavorazione che
provenivano sia da aziende agricole e sia da qualche impresa
industriale. Questo amico mi disse che c’era un’impresa di
trasporto e raccolta rifiuti, una società, che faceva questo servizio a prezzi
stracciati. Molti agricoltori e molte imprese che producevano
rifiuti speciali o pericolosi, proprio per risparmiare sulle spese
dello smaltimento, si erano rivolti a questa società la quale,
ripeto, a prezzi stracciati, raccogleva, rilasciando, tutta la documentazione necessaria ... persino la certificazione dello smaltimento finale ...
-
E comu facivuno, replicò subito
Peppe
Totuccio,
sorpreso dall’obiezione sgranò gli occhi e corrugò la fronte e
poi sbottò:
-
Matruzza mia ... si ciù stupitu di Liborio lu nanu. Ma come te lo
devo fare capire. Quelli della società dei rifiuti raccoglievano
tutta la merda che si produce, la accatastavano in questi magazzini e
poi quando li avevano riempiti fino al tetto, una bella mattina, prima
che il sole spuntasse, tutto piagliava a fuoco. I giornali avrebbero
parlato di come era avvenuto l’incendio, se era doloso, se avevano
dimenticato a caricare un muletto elettrico, ipotizzando pizzo,
racket, tangenti ... Intanto tutto lo schifo che era stato
accumulato in quelle strutture si era dissolto nell’aria ...
-MINCHIA!!
gridò Peppe.
La
risposta di Totuccio fu secca e immediata:
- PEPPE, NON E’ MINCHIA, E’ ARIA ... ARIA AMMURBATA ... CHE ABBIAMO
RESPIRATO ... TUTTI: ALBERI, ARMALI E CRISTIANI.
La
loro passeggiata continuò in silenzio, il nero delle fumarole che Peppe aveva indicato poco prima si era già disperso e il paesaggio era ritornato quello di sempre.
Personaggi e luoghi sono di fantasia. La storia, forse, è vera.
Nessun commento:
Posta un commento