Mai
come ora essere “vitturisi”, nascere o crescere a Vittoria,
scegliere di viverci, significa combattere contro qualcosa o
qualcuno.
Mai
come ora Vittoria chiede militanza e impegno politico.
Non
deve prevalere la logica del "fanno tutti schifo ... non voto
più".
Ciò
che è successo alimenta questa logica. In questo caso il grumo di
potere che ha condizionato i processi sociali, economici e politici
di questa terra, avrebbe definitivamente vinto. Hanno creato lo
schifo, lo hanno coltivato, concimato, fino a farlo diventare un
mostro di schifo. Ora che è in difficoltà invece di abbatterlo si
rimane a casa? E' quello che vogliono E' quello per cui hanno
lavorato. Sappiatelo, i clan, le mafie, l'economia criminale di
questa terra continueranno a sostenere e mobilitare i loro lacchè e
reggi panza. Non si arrederanno. E' tempo di lotta, non di
disimpegno. SU LA TESTA.
Le parole di Paolo Borsellino sono il preambolo che deve guidare il radicale mutamento di cui questa città ha disperato bisogno.
“L’equivoco
su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad
un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi
convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non
lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E
NO! Questo
discorso non va! Perché
la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere
giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche
gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi
consente di dire quest’uomo è mafioso.
Però,
siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri
organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni
disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o
quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe
vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma
rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa
pubblica.
Questi
giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo
schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato,
quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di
gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non
ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che
dovrebbe, quantomeno ... indurre soprattutto i partiti politici a
fare grossa pulizia ... non
soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro
interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da
fatti inquietanti, anche se non costituenti reati.”
istituto
tecnico di Bassano del Grappa 26/01/1989
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