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mercoledì 17 febbraio 2016

Rapporto Agromafia 2016, Ragusa ha la maggiore intensità di associazionismo criminale


Ragusa è la provincia italiana con la maggiore intensità dell'associazionismo criminale. Il dato emerge dal rapporto annuale Agromafie 2016 stilato dalla Coldiretti in collaborazione con l'Eurispes.  Nel dossier viene misurato l'Indice di Organizzazione Criminale (IOC) della filiera agricola per ogni provincia italiana. Secondo il rapporto Ragusa ha raggiunto il massimo: il 100% dell'indice. Ci segue Reggio Calabria al 99,4% e Napoli al 78,9%. In Sicilia l’unica provincia non caratterizzata da un Indice IOC alto è stata Messina, mentre sul restante territorio i valori sono significativamente elevati, in particolar modo nelle zone meridionali ed orientali dell’Isola (naturalmente Ragusa con il 100% poi Caltanissetta con 69,4% ; Catania 57,5%; Siracusa: 49,2%; Enna: 48,4%).

Nel mio piccolo, insieme a pochissimi altri, denuncio da tempo le anomalie  economiche della nostra provincia. Ora, purtroppo, i dati pubblicati dalla Coldiretti mi danno ragione. La cosa non mi entusiasma per niente. E' la conferma che non avrei mai voluto né leggere né sentire in modo così chiaro: l'economia criminale, la mafia, grazie alla crisi è diventata la padrona della principale attività di questa terra. So benissimo che la politica politicante farà spallucce. E' troppo impegnata nel cercare consenso e nel cavalcare la protesta di chi è disperato. Questa notizia ci dice che la vecchia prassi dei tavoli di crisi fatti a Palermo oppure a Roma serve solo ad anestetizzare i problemi per poi farli incancrenire. Mentre si discute per individuare qualche pannicello caldo, chi ha liquidità fa affari e rileva imprese cotte dalle difficoltà economiche. La crisi del mondo agricolo è diventata un grande business per l'economia criminale. L'intera filiera agricola ragusana, dalla produzione fino ai trasporti, secondo Coldiretti, è controllata interamente dalla mafia.

Adesso la così detta "società civile" ragusana, sempre attenta a non sporcarsi pubblicamente le mani che infila ogni domenica nell'acquasantiera, ha un motivo valido e certificato per indignarsi e non rimanere immobile e silenziosa. Viceversa, se neanche questi dati e queste accuse non smuoveranno le tante anime belle, le ipotesi di complicità con il sistema economico mafioso troveranno una conferma.

Questa terra riparte solo se verranno colpiti i capitali mafiosi.  Sono il loro motore economico che spesso rimane illeso e come dimostrano altri studi fanno gola a tanti. Alle banche prime fra tutti.

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