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sabato 13 febbraio 2016

Un marziano al mercato di Vittoria.


Oggi per l'ennesima volta è andato in onda il recital su ciò che resta della serricultura. Lo scenario è quello di sempre: il mercato ortofrutticolo. Quella di stamani è stata la versione più drammatica e purtroppo anche grottesca di sempre. Su un piccolo palco, circondato da poliziotti in assetto antisommossa e da amministratori, si agitava in modo poco aggraziato un panciuto, paffuto e spettinato assessore regionale. Sembrava un marziano, un pesce fuori dall'acqua, più interessato ai microfoni e alle interviste che alle cose da dire o alle misure da proporre. E' emersa con forza quello che per anni è stato un luogo comune: l'impotenza della classe politica regionale. La bolla finanziaria ha creato la crisi delle tante economie reali. A questa è seguita la bolla di una fauna politica incapace e inadeguata che sta trascinando tutto nel baratro. Oggi lo sconforto e la disperazione dei tanti manifestanti che ascoltavano increduli l'ass. Cracolici erano palpabili. “Ma chi sta diciennu??” La frase correva di bocca in bocca. Qualcuno mentre lo ascoltava agitava il telefonino, gli era arrivata una foto con il ciliegino venduto al dettaglio in un supermarket a tre euro al chilo. Il giorno prima al mercato di Vittoria il pomodorino si vendeva a 40 centesimi. Il massimo e il minimo. Chi guadagna e chi fallisce. La GDO che ricavare migliaia di euro al giorno contro le poche decine di euro di un produttore. Quando tutto ciò accade per anni e nessuno, neanche chi ha promesso la rivoluzione (come se fosse una cosa da promettere), riesce a fermare questa ingiustizia, la rabbia prende il sopravvento. Una rabbia composta, misurata, dignitosa e proprio per questo non può più essere presa in giro come è stato sempre fatto.  La vacuità delle misure elencate da Cracolici ha fatto scattare una risata sdegnosa: “mi sono insediato il 4 di novembre ... sul ciclone Athos chiedete a chi c'era prima di me perché non arrivano i soldi ... 15 milioni di euro per gli investimenti … e poi il colpo finale  “ … chiederò al ministro la dichiarazione dello stato di crisi del mercato, la moratoria dei debiti agricoli e l’attuazione delle misure di salvaguardia dei nostri prodotti” . CHIEDERA'??? Ma l'assessore regionale che ha visto quanta disperazione c'è tra i produttori siciliani (Vittoria è solo una piccola parte) non deve mica chiedere: DEVE PRETENDERE!!! E' IL MINIMO!!! Non ha capito la gravità della situazione? Non sa assumersi la responsabilità delle cose da fare?  Forse non conosce il proprio ruolo?  ...  ???  Una cosa è certa ha detto che vuole "procedere per ordine". Quale sia quest'ordine e da dove deve arrivare (Marte?) non si sa. 

Non rimane che una speranza. Lo dico da cattolico perplesso: penso che solo Dio ci può salvare e sicuramente non si servirà di certi preti.

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