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domenica 11 settembre 2016

TERREMOTO




La notte del 24 agosto scorso la terra ha tremato nel Lazio e nelle Marche. Case private ed edifici pubblici si sono sbriciolati come biscotti. Mi chiedo: cosa sarebbe successo  se un terremoto della stessa intensità avesse colpito la nostra zona. I nostro ospedali, le caserme dei vigili del fuoco o dei carabinieri, le scuole, gli uffici pubblici, le case private ... che fine avrebbero fatto? Io non so se esiste una mappatura delle strutture pubbliche messe o da mettere a norma. So, anzi vedo, lo stato di molti edifici pubblici e privati e so che il Sud Est siciliano è un territorio esposto ad altissimo rischio sismico. Quando arriverà il nostro turno, mi auguro mai, spero che accada di notte quando nelle scuole frequentate anche dai mie figli non ci siano studenti, quando gli uffici pubblici sono vuoti. Insomma, cerco di convincermi che la terra tremi guardando l'orologio. Forse esagero, ma penso che oltre il 50% degli edifici di Vittoria, Comiso, Ragusa, Modica ... sia a rischio per tecniche di costruzione, per materiali utilizzati e per scarsa manutenzione. Le speculazioni edilizie che si sono succedute dagli anni '60 in poi, guidate da personaggi spregiudicati e legati al potere, non hanno mai preso in considerazione il rischio sismico. La prevenzione è stata sempre percepita come un costo insopportabile che riduce i profitti. Solo dopo il terremoto dell'Irpinia è nata una normativa parzialmente adeguata, ma il grosso degli edifici del nostro territorio è nato tra gli anni '60-'80 e non tutti quelli realizzati dopo gli anni '80 rispettano la normativa antisimica. La nuova amministrazione dovrà mettere mano su una questione da sempre sottovalutata. La scossa del 24 Agosto ci dice che non si può più puntare sulla sorte. Quegli edifici sgretolati parlano. Ignorare un problema grave, serio e profondo non è, e non può essere, la soluzione.


Per chi vuole approfondire
https://ingvterremoti.wordpress.com/2015/01/30/i-terremoti-nella-storia-il-catastrofico-terremoto-dell11-gennaio-1693-nella-sicilia-orientale-levento-piu-forte-della-storia-sismica-italiana/




  

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