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domenica 4 marzo 2018

Chiarezza e non fierezza massonica.




In questa domenica di voto e di attesa, o meglio di conferma, dell’ingovernabilità voglio evidenziare una piccola ma significativa notizia che è passata un po’ sottotraccia. Il primo Marzo scorso è stata "la giornata della fierezza massonica". A me fa ridere solo a leggerla questa frase: “fierezza massonica”. Al di la della mia risata, orgogliosamente profana, questa celebrazione è stata voluta da gran maestro del G.O.I. (Grande Oriente d’Italia), Stefano Bisi, per comunicare “la bellezza della plurisecolare opera per l’elevazione dell’Uomo e per il Bene dell’Umanità” realizzata dalla prima e maggiore obbedienza massonica italiana (sic). Anche Ragusa, città che ha un’antica e florida tradizione massonica, ha risposto positivamente al diktat del gran maestro Bisi. Infatti, nel capoluogo ibleo operano due logge aderenti al Goi: la San Giorgio e il drago e la Mario Rapisardi. Giovedì scorso gli aderenti alla loggia di San Giorgio hanno aperto le porte del loro “tempio” sito in via IV Novembre angolo via S. Salvatore, nei pressi di Corso Italia, dalle 18 alle 21. Chi ha effettuato la visita mi riferisce che gli aderenti alla loggia che accompagnavano i visitatori hanno chiesto espressamente che i loro nomi (persone note e in vista) non venissero né pubblicati né dovevano essere pubblicate loro foto sui social media. Insomma una “fierezza” coperta, nascosta. Strano? Chissà perché?
Ma perché il Goi ha sentito l’esigenza di proclamare la giornata della (rido) “fierezza massonica”? La risposta penso che stia nella relazione della Commissione Nazionale Antimafia. Infatti, la stessa commissione dopo aver ascoltato i gran maestri dei vari ordini massonici italiani e dopo aver fatto sequestrare dalla Guardia di finanza le liste degli affiliati (sequestro avvenuto il primo marzo del 2017 e molto contestato, soprattutto dal gran maestro Bisi), si è scoperto che 193 "fratelli", aderenti a logge calabresi e siciliane, sono stati coinvolti in inchieste di mafia (122 sono del Goi) . E non tutti i condannati sono stati espulsi. Nella relazione, a pag 38, si evidenzia anche che tra gli affiliati alla massoneria (tutti gli ordini, non solo il Goi) prevalgonoavvocati, commercialisti, medici e ingegneri. Presenti in numero rilevante anche soggetti impiegati nel settore bancario, farmaceutico e sanitario, nonché imprenditori dei più diversi settori, in primis quello edile … Uno spaccato professionale denotante soggetti di un livello di istruzione medio alto e, di tutta evidenza, in grado di stringere relazioni anche nel mondo della criminalità e in quello della società civile ".
Io non so se la “giornata della fierezza massonica(rido) sia riuscita nello scopo di “spiegare qual è la missione straordinaria e bellissima della massoneria, una missione che vede i liberi muratori dall’inizio dei tempi al fianco dell’umanità e dell’uomo con lo stile di chi coltiva un ideale etico e lo mette in pratica e di chi sta sempre dalla parte di coloro che fanno gli interessi di tutti e non di pochi e si battono in difesa dei valori fondamentali e non negoziabili, che sono quelli di Uguaglianza, Libertà, Fratellanza. Da convinto profano ritengo che sarebbe stato più giusto una “giornata della chiarezza”. L’elevazione morale e spirituale dell’uomo da sempre ha fatto perno sul concetto della trasparenza piena e totale e mai sul principio della segretezza assoluta fino a non esporre le proprie facce (perché vi incappucciate?). Ricordatevi il vecchio detto. Aria netta non ha paura del tuono. Se avete paura, se sentite il bisogno di nascondervi c’è qualcosa che non funziona, c’è qualcosa di cui, forse, non andate molto fieri.


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