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lunedì 12 agosto 2019

“Segui i soldi e troverai le mafie”: anche in provincia di Ragusa?





Per cercare di capire certi fatti economici bisogna rovistare tra le dinamiche interne di questi fatti. Certo, non è facile capire queste cose però ci sono alcuni elementi che ci possono aiutare. Ad esempio, ciò che ci viene incontro è la relazione della commissione parlamentare antimafia, quella approvata nel febbraio del 2018. Nella stessa si legge: li dove ci sono interessi di un certo tipo le mafie rinunciano al ricorso ad ogni forma di violenza. E’ l’unico modo per favorire relazioni con il mercato legale ...” Sempre nella relazione si legge: Le mafie da sempre dedicano una particolare attenzione alla “promozione di relazioni di collusione e complicità con attori della cosiddetta “area grigia” (imprenditori, professionisti, politici, pubblici funzionari e altri), definita anche come “borghesia mafiosa”, composta da personaggi insospettabili i quali, sebbene non inseriti nella struttura criminale, avvalendosi di specifiche competenze professionali avvantaggiano l’associazione mafiosa fiancheggiandola e favorendola, non solo nella protezione dei propri membri, nell’allargamento delle conoscenze e dei contatti con altri membri influenti della società civile, ma anche nel rafforzamento del potere economico”.Quindi, in un territorio come Vittoria dove l’attenzione dei media e degli inquirenti è molto particolare non conviene fare troppi investimenti?
Per rispondere a questa domanda va fatta una piccola analisi economica. Osservando i fatturati delle aziende presenti nella mostra provincia sul sito reportaziende.it vengono fuori due dati: il primo ci dice che la Provincia di Ragusa è, in percentuale, la prima provincia siciliana con aziende che hanno un fatturato superiore a 5 milioni di euro. Cioè, in percentuale siamo primi rispetto a Palermo e Catania. Il secondo dato ci dice che delle prime 15 aziende iblee con fatturato più alto, 10 si trovano a Modica e a Ragusa. 
Viene fuori una geografia economica dell’area iblea che è interessante. Infatti, tutti siamo abituati a pensare che il mercato ortofrutticolo sia il motore economico della provincia e quindi anche il centro di certi interessi. Sommando i fatturati delle attività che operano direttamente o indirettamente col mercato, non si superano i 500 milioni di euro. Viceversa nell’area Ragusa/Modica la somma dei fatturati, di dieci aziende, è prossima al miliardo e mezzo di euro. Non sto dicendo che queste imprese siano in odore di mafia, però mettere sotto attenzione l’economia di un territorio, che molti ritengono immune da qualsiasi anomalia, mi sembrerebbe, a mio avviso, un fatto quasi ovvio.A volte, anche senza malizia, uno si può pure domandare: ma certi affari hanno bisogno del silenzio e della complicità delle istituzioni?

Giovanni Spampinato, che di cose ragusane e modicane se ne intendeva, ci ha lasciato una frase: “ho capito che quello che faccio, devo farlo bene”. Anche Giovanni Falcone ci ha lasciato una frase: “segui il denaro è troverai cosa nostra”. E’ venuto il momento che le indicazioni che ci hanno lasciato queste due persone - ammazzate dalle mafie - vengano messe realmente in pratica.

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