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domenica 18 aprile 2021

Vittoria ha l'obbligo di uscire dall'abitudine e dalla rassegnazione.


Questa foto ci dice che a Vittoria c'è una sparuta minoranza rumorosa che non ama il bello, le cose ordinate, è contro le regole del vivere civile ed è intollerante verso ogni forma di pianificazione.  Questa minoranza ha tratto e trae la sua forza dal mutismo omertoso della maggioranza silenziosa di questa città.  Queste azioni, tanto stupide quanto violente, trovano il loro sostegno in questo vergognoso silenzio. Senza questo mutismo non avrebbero nessuna sussistenza. La frase che giustifica questa omertà è stata subito coniata: "adesso con le videocamere vedremo chi ha commesso tutto ciò". Saranno solo le videocamere ha lavare e giustificare le nostre mute e ipocrite coscienze? Nessuno, nel momento in cui l'imbecille o gli imbecilli si "divertivano" ad imbrattare un'ordina e dignitosa facciata, ha sentito qualcosa o visto qualcuno? Lo Stato (cioè tutti noi) sta finanziando con il superbonus la riqualificazione dei prospetti degli edifici: ad un miglioramento urbano dovrà seguire, per forza, una rapida vandalizzazione dello stesso? Invece di uscire dal degrado continueremo a sostenere, con il silenzio omertoso, questa condizione?
Questa città non ha bisogno di più forze dell'ordine (il commissariato di polizia è ancora acquartierato nell'immobile posto sotto sequestro perché di proprietà di soggetti accusati di concorso esterno in associazione mafiosa?). NO! Questa città ha bisogno di storici dell'arte che non si mettano al servizio del potente di turno ma raccontino, insegnino, alle persone l'importanza della bellezza.  "Si fornirebbe un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà  ...  E' per questo che bisogna educare le persone alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore".

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