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sabato 16 ottobre 2021

L'ASTENSIONISMO NON PUO' VINCERE


Foto tratta da Google Immagini


Ad una settimana dal voto per il ballottaggio che ci dirà chi dovrà amministrare Vittoria, bisogna ancora una volta fare i conti con l'astensionismo. Se al primo turno, dove oltre ai quattro candidati a sindaco c'erano pure 312 candidati al consiglio comunale, ha votato poco più del 54% del corpo elettorale (27.444 persone su 50.747 aventi diritto); con soli due candidati cosa succederà? Ho la vaga impressione che andranno a votare ancora meno persone di quanti hanno votato al primo turno. In passato è successo sempre così. Una buona parte dell'elettorato dei candidati a sindaco eliminati non avendo più "motivazioni" è rimasto a casa, ha disertato il voto. Osservando i dati delle comunali del 2016 risulta subito evidente come il popolo del non voto fosse già il partito di maggioranza relativa. Infatti, al primo turno votò il 64,83% dell'elettorato e poi al ballottaggio il 54,53%. Se queste condizioni dovessero trovare conferma anche in queste elezioni, è molto probabile che gli astenuti, al ballottaggio, diventino il partito di maggioranza. C'è il rischio che qui venga stravolta una delle regole della democrazia: non è più la maggioranza a decidere! Altro dato da tenere in forte considerazione è come l'astensione sia stata un po' più marcata nelle periferie. E' li che i due candidati devono recuperare perché è li che lunga notte del commissariamento, sommata ai disservizi alimentati dalla pandemia, ha segnato un distacco netto tra le tante esigenze di quei cittadini e la classe dirigente. Forze oscure, da sempre in agguato in questa città, possono impadronirsi di questo astensionismo e utilizzarlo per i loro interessi. Tutto questo va impedito. Potrei elencare le molte colpe della politica o i tanti demeriti dei partiti di questa città, ma tutto questo ora, non conta. In questo momento c'è un dovere che ci impone a noi, gli aventi diritto, a non rinunciare alla partecipazione, a non deporre le schede, soprattutto in tempi di democrazia sempre più incerta. Mai come ora Vittoria ha bisogno di un sindaco che sia realmente rappresentativo della maggioranza della città. Mai come ora votare, partecipare, scegliere è diventato così importate.  Il 24 e 25 ottobre bisogna andare a votare per il riscatto e la ripartenza di questa città e i  trasmettitori di tutto questo siamo noi.


                           

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