Visualizzazioni totali

domenica 6 marzo 2022

VITTORIA, UNA CITTA' SOTTO ASSEDIO

Foto tratta da "Google Immagini"

Vittoria è una città assediata dalla criminalità. Nel giro di poche settimane decine di furti con scasso, tutti eseguiti con modalità molto simili: entrare, rubare cose di poco valore (commercialmente parlando) e poi deturpare gli ambienti. A subire questa prepotenza sono state soprattutto le rappresentanze del territorio: la CGIL, la CNA, diversi istituti scolastici, il comune, gli studi professionali, in particolare quelli di persone impegnate in politica (Avv. Piero Gurrieri e Avv. Salvo Sallemi, ...). La Città cerca di difendersi e di reagire a questi attacchi,  fastidiosi e continui, ma rimane isolata. Non è bello sentirsi dire dalle forze dell'ordine: "facciamo l'impossibile ma abbiamo una sola volante per un territorio che comprende Acate, Comiso e Vittoria". Un'area con oltre 100 mila abitanti con una sola volante?  Se fosse veramente così, lo Stato oltre a non avere rispetto per chi vive e lavora in questo territorio, non ha rispetto per i sacrifici dei suoi operatori.  Le istituzioni superiori preposte alla gestione del controllo sappiano che chi mette mette in atto un assedio si pone uno scopo preciso: emarginare chi lo subisce,  fino a disabituarlo a qualsiasi tipo di reazione. E' così che lo Stato viene percepito come qualcosa di inutile! 

La città non può e non deve cadere in questo giogo, ma le istituzioni devono intervenire seriamente perché Vittoria non è solo una città sotto assedio della criminalità, è anche dimenticata dalle stesse istituzioni. Che fine ha fatto il "Patto per Vittoria sicura" sottoscritto nell'ottobre del 2018 alla presenza del capo della Polizia di Stato Gabrieli? La criminalità, da sempre, si contrasta col diritto e con il controllo del territorio, non con gli annunci ad effetto e con le passerelle. In questi anni, lo spazio di chi non si vuole arrendere si è via via ridotto proprio per colpa di questi comportamenti, capaci solo di alimentare sfiducia. Sono tantissimi i cittadini che non accettano questo stato di cose, ma queste persone che mantengono ancora alta la dignità di questa città, per quanto tempo possono continuare a resistere? 

Vittoria è anche sottoposta ad un accerchiamento mediatico distorto. A nessuno interessano le battaglie di chi prova, tra mille difficoltà, a farla uscire dall'oblio in cui è stata relegata. Non interessa neanche farle conoscere. Questo territorio, in modo semplicistico, viene narrato come il luogo del male assoluto. Si fruga fra i luoghi comuni peggiori, senza entrare nel merito, senza provare a capire quali dinamiche avvengono in questa zona. A chi giova tutto ciò? Sicuramente non a Vittoria. Certamente non alla moltitudine dei suoi cittadini che rivendicano una città migliore



 

Nessun commento:

Posta un commento