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domenica 17 settembre 2023

Provincia di Ragusa, gioco d'azzardo online, numeri allarmanti.

C'è un libro, pubblicato recentissimamente da Federconsumatori e CGIL che la nostra classe politica e le istituzioni preposte dovrebbe leggere e rileggere: IL LIBRO NERO DELL'AZZARDO. Mette in luce l'enorme massa di denaro che ruota intorno al gioco d'azzardo, sia nelle sale gioco, sale slot fisiche e online. Secondo questa pubblicazione la Sicilia è la seconda Regione in Italia per euro spesi nel gioco d'azzardo online: 8,67 miliardi l'anno. Di seguito le cifre complessivamente spese ogni anno, in ogni provincia siciliana, per il gioco online compatibili con la popolazione residente:

Palermo - 2,5 miliardi
Catania - 1,9 miliardi
Messina - 1,2 miliardi
Siracusa - 786 milioni
Trapani - 620 milioni
Agrigento - 546 milioni
Ragusa - 441 milioni
Caltanissetta - 344 milioni
Enna - 238 milioni.

Significativo il dato della nostra provincia, dove la raccolta pro capite on line (l'età dei giocatori è compresa 18 - 74 anni) varia tra i 1.900 e i 2.300 euro. Facendo una breve ricerca su Google Maps, nel territorio provinciale vi sono circa 115 sale giochi. Alcune di queste sono aperte anche h 24 . Diverse hanno le sedi operative nei pressi degli istituti scolastici.
Numeri che oltre a preoccupare evidenziano, come ha dichiarato Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia, che "il gioco d'azzardo online è un'eccellente lavanderia per il denaro sporco e molti siti di scommesse apparentemente legali, in realtà, hanno alle spalle società in rapporti con la mafia. Come è stato tra l'altro accertato in più casi, ad esempio a marzo 2021 quando la Guardia di Finanza ha scoperto che il clan Santapaola-Ercolano usava una piattaforma di gambling maltese, non autorizzata ad operare in Italia, per ripulire il denaro".

Dati e fenomeno che non possono essere più né ignorati né sottovalutati perché oltre ha creare problemi di dipendenza e a finanziare le economia mafiose crea il sovraindebitamento di tanti giocatori che possono finire tra le braccia di estorsori di ogni tipo. Penso che questo sia uno degli elementi che sta determinando l'impoverimento di questo territorio.

I comuni, per contrastare questo "fenomeno", posso intervenire con due tipi di atti: le ordinanze sindacali e i regolamenti comunali. Con le prime, il Sindaco generalmente interviene sulla disciplina degli orari di apertura delle sale gioco e di funzionamento degli apparecchi del gioco (anche collocati in altre tipologie di esercizi; es. bar, tabaccherie): ciò è possibile farlo sulla base dell’art. 50, comma 7 del TUEL che assegna al Sindaco un potere di intervento sugli orari degli esercizi commerciali e dei locali pubblici. I regolamenti comunali, invece, intervengono generalmente su vari profili, tra cui spicca quello del distanziometro dai luoghi sensibili (es. scuole).

Su questo tema proverò a dare dati e analisi più precisi, intanto allego la tabella sulla raccolta pro-capite online anno 2022 (età 18-74 anni) per provincia di residenza (fonte: Federconsumatori - Elaborazioni su dati ADM e Istat) che da un'idea più chiara sulle dimensione del problema.




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