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venerdì 12 agosto 2016

mercato ortofrutticolo e rifiuti: o la va o la spacca?




O la va o la spacca. Era la frase che i legionari romani dicevano quando giocavano a dadi per esorcizzare di perdere la posta con un tiro sbagliato. Forse è diventata la massima della nuova amministrazione comunale? Vedremo. Intanto, il declino, che da decenni è da sempre l'ombra di Vittoria, è oramai tutto logorato. Il trasformismo, anzi  la trasumanza, di una classe politica abituata a pensare esclusivamente a se stessa, ha ridotto la città in uno stato di perenne emergenza (acqua e rifiuti su tutti). La crisi economica ha assestato un ulteriore colpo a favore del degrado, completando l'opera. Piaccia o no il quadro è questo. Per rallegrare e riscaldare il grigiore e la freddezza di questi colori l'amministrazione ha pensato sin da subito di puntare su due  argomenti importanti: regolamento del mercato ortofrutticolo e raccolta differenziata. Rifiuti e mercato, materie che da tempo sono sotto la lente d'ingrandimento degli organi inquirenti.
Va detto subito che un regolamento non può rilanciare la struttura commerciale più strategica ma al tempo stesso più trascurata della storia recente di questa città. Un nuovo regolamento serve, su questo non ci sono dubbi, ma ciò che urge è fare diventare il mercato il punto di valorizzazione dell'ortofrutta della fascia trasformata. Nessuno si arrabbi o nutra astio per ciò che scrivo ma da decenni quell'area non è il luogo dove si incontra domanda e offerta. Li da sempre si incontrano speranza-disperazione e speculazione. La speranza accomuna tutte le figure che operano in quella struttura le quali desiderano e attendono  che accada qualcosa di positivo e per questo si disperano. La speculazione riguarda solo chi vuole ottenere vantaggi sfruttando situazioni favorevoli e li di situazioni favorevoli se ne presentano a iosa. Nello scontro, piaccia o no, prevale quasi sempre la speculazione, non perché sia più forte ma perché è maledettamente concreta e organizzata. Il risultato di questo confronto produce sempre  un prezzo alla produzione compresso verso il basso. Faccio presente che quel prezzo diventa punto di assoluto riferimento per tutte le strutture commerciali (magazzini) che circondano il mercato. Dovrebbe essere il luogo dove si valorizza l'ortofrutta, è diventato sempre più l'ambiente dove la si deprime. Tutto questo non si cambia con un nuovo regolamento. Assieme ad esso servono politiche coraggiose, di contrasto contro le storture e le anomalie che tante istituzioni denunciano da anni. Servono investimenti e controlli che puntino a valorizzare la struttura creando servizi che diano valore aggiunto ai prodotti che si commercializzano.  Il nuovo regolamento forse metterà un po' di ordine, ma per il resto  cosa si intende fare?
Sui rifiuti va subito detto come la regione, con il prode Crocetta, ha contribuito ad aggravare una situazione già complicata. E' anche vero però che sulla spazzatura a Vittoria c'è un letteratura, anche fotografica, più abbondante della stessa “munnizza”. Sui social la pubblicazione di foto e commenti è da qualche anno copiosa e continua. L'umore di questo agosto è malinconico, la città sente di avere toccato il fondo. È l'ennesima estate delle discariche abusive, dei cumuli di immondezza attorno ai cassonetti, delle erbacce che sbucano dall'asfalto come siepi. Tutta l'attenzione è rivolta a Scoglitti, ma mai come questa estate 2016 Vittoria è così popolosa. Pochi giorni fa è stata annunciata, urbi et orbi, l'avvio della raccolta differenziata. Cosa buona e giusta. Finalmente. Ma è un pezzo del problema. Rimane in piedi la questione della tutela ambientale del territorio. Serve un centro di raccolta per i rifiuti ingombranti (materassi, elettrodomestici, mobili ...) : si farà? Urge far partire il centro di compostaggio, costato qualche milione di euro (dove si posso gestire i rifiuti ortofrutticoli): avverrà? E' utile coinvolgere i centri di raccolta privati per quanto riguarda gli sfabbricidi: si agirà? 

La nuova amministrazione ha individuato due argomenti che fanno parte di temi caldi su cui,  se si vuole fare veramente sul serio, bisogna andare oltre l'ordinario, oltre il prestabilito. Le inchieste giudiziarie ci dicono che mercato e rifiuti sono i settori che interessano da sempre alla criminalità economica.  Non si può  fare finta di nulla, inoltre la città attende un sostanziale cambio di marcia. Serve reagire, ma soprattutto serve andare fino in fondo altrimenti ogni forma di illegalità avrà vinto. Quindi: o la va o la spacca ?

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