O la va o la spacca. Era la frase che i legionari romani dicevano quando giocavano a dadi per esorcizzare di perdere la posta con un tiro sbagliato. Forse è diventata la massima della nuova amministrazione comunale? Vedremo. Intanto, il declino, che da decenni è da sempre l'ombra di Vittoria, è oramai tutto logorato. Il trasformismo, anzi la trasumanza, di una classe politica abituata a pensare esclusivamente a se stessa, ha ridotto la città in uno stato di perenne emergenza (acqua e rifiuti su tutti). La crisi economica ha assestato un ulteriore colpo a favore del degrado, completando l'opera. Piaccia o no il quadro è questo. Per rallegrare e riscaldare il grigiore e la freddezza di questi colori l'amministrazione ha pensato sin da subito di puntare su due argomenti importanti: regolamento del mercato ortofrutticolo e raccolta differenziata. Rifiuti e mercato, materie che da tempo sono sotto la lente d'ingrandimento degli organi inquirenti.
Va detto subito che un regolamento non può rilanciare la struttura commerciale più strategica ma al tempo stesso più
trascurata della storia recente di questa città. Un nuovo
regolamento serve, su questo non ci sono dubbi, ma ciò che urge è
fare diventare il mercato il punto di valorizzazione dell'ortofrutta della fascia trasformata. Nessuno si arrabbi o nutra
astio per ciò che scrivo ma da decenni quell'area non è
il luogo dove si incontra domanda e offerta. Li da sempre si
incontrano speranza-disperazione e speculazione. La speranza accomuna tutte le figure che operano in quella struttura le quali desiderano e attendono che accada qualcosa di positivo e per questo si disperano. La speculazione riguarda solo chi
vuole ottenere vantaggi sfruttando situazioni favorevoli e li di situazioni favorevoli se ne presentano a iosa. Nello scontro, piaccia o no, prevale quasi sempre la
speculazione, non perché sia più forte ma perché è maledettamente
concreta e organizzata. Il risultato di questo confronto produce sempre un prezzo alla
produzione compresso verso il basso. Faccio presente che quel prezzo diventa punto di assoluto riferimento per tutte le strutture commerciali (magazzini) che circondano il mercato. Dovrebbe essere il luogo dove si valorizza l'ortofrutta, è
diventato sempre più l'ambiente dove la si deprime. Tutto questo
non si cambia con un nuovo regolamento. Assieme ad esso servono politiche
coraggiose, di contrasto contro le storture e le anomalie che tante
istituzioni denunciano da anni. Servono investimenti e controlli che
puntino a valorizzare la struttura creando servizi che diano valore aggiunto ai prodotti che si
commercializzano. Il nuovo regolamento forse metterà un po' di ordine, ma per il resto cosa si intende fare?
Sui rifiuti va subito detto come la regione, con il prode Crocetta, ha
contribuito ad aggravare una situazione già complicata. E' anche vero però che sulla spazzatura a Vittoria c'è un letteratura, anche
fotografica, più abbondante della stessa “munnizza”. Sui social la pubblicazione di foto e commenti è da qualche anno copiosa e continua.
L'umore di questo agosto è malinconico, la città sente di avere
toccato il fondo. È l'ennesima estate delle discariche abusive, dei cumuli di
immondezza attorno ai cassonetti, delle erbacce che sbucano
dall'asfalto come siepi. Tutta l'attenzione è rivolta a Scoglitti,
ma mai come questa estate 2016 Vittoria è così popolosa. Pochi
giorni fa è stata annunciata, urbi et orbi, l'avvio della raccolta
differenziata. Cosa buona e giusta. Finalmente. Ma è un pezzo del
problema. Rimane in piedi la questione della tutela ambientale del
territorio. Serve un centro di raccolta per i rifiuti ingombranti (materassi, elettrodomestici, mobili ...) : si
farà? Urge far partire il centro di compostaggio, costato qualche
milione di euro (dove si posso gestire i rifiuti ortofrutticoli):
avverrà? E' utile coinvolgere i centri di raccolta privati per
quanto riguarda gli sfabbricidi: si agirà?
La
nuova amministrazione ha individuato due argomenti che fanno parte di temi caldi su cui, se si vuole fare veramente sul serio, bisogna andare oltre l'ordinario, oltre il prestabilito. Le
inchieste giudiziarie ci dicono che mercato e rifiuti sono i settori che interessano da sempre alla
criminalità economica. Non si può fare finta di nulla, inoltre la città attende un sostanziale cambio di marcia. Serve reagire, ma soprattutto serve andare fino in fondo altrimenti ogni forma di illegalità avrà vinto. Quindi: o la va o la spacca ?
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