Visualizzazioni totali

sabato 20 agosto 2016

Pineta di Chiaramonte, l'incendio è doloso, come nei Nebrodi?


Pochi giorni fa un vastissimo incendio nella pineta di Chiaramonte Gulfi ha distrutto diversi ettari di macchia mediterranea. Una ricca vegetazione fatta anche di alberi secolari è evaporata. Naturalmente l'incendio era di natura dolosa. Il sindaco del comune montano, Vito Fornaro, nel suo profilo Facebook ha chiesto collaborazione ai propri concittadini per individuare i responsabili di questo scempio disumano: “Chi sa, oppure ha visto, parli, perché bisogna individuare i colpevoli ...” . Pare che le sue parole siano cadute nel vuoto. Fino ad ora nessuno ha visto, nessuno ha sentito, nessuno ha parlato. Ma chi può avere interesse a mandare in fumo una delle macchie mediterranee più belle del Sud Italia? Forse esagero,  ma dietro questo tonante silenzio non vedo indifferenza o passività, ma percepisco un'angoscia, una paura inquietante. L'omertà regolamenta e scandisce i comportamenti anche nella provincia babba. La mia potrà sembrare una posizione fuori misura, ma l'assordante mutismo dei cittadini della tranquilla Chiaramonte, di fronte all'invito del sindaco, fa veramente riflettere. La Pineta di Chiaramonte Gulfi come il parco dei Nebrodi? Dietro questo ennesimo incendio doloso (non è il primo che interessa la pineta) si celano forse interessi legati ad attività speculativa dei terreni o di prevenzione degli incendi e di rimboschimento? Gli inquirenti proveranno sicuramente a fare luce. Di certo è stato commesso un atto criminale che ha provocato danni ambientali e di immagine incalcolabili.

Nessun commento:

Posta un commento