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domenica 29 gennaio 2017

E' U VITTURISI CHE FA LA DIFFERENZA


La campagna promozionale avviata dall'amministrazione comunale sulla raccolta differenziata ha aperto nella città e sui social una discussione tutta incentrata sullo slogan e non sull'utilità della raccolta e sul ruolo dei cittadini. Come sempre in questa città ci fermiamo all'apparenza, mai alla sostanza. Mentre scrivo stanno piovendo giudizi di ogni sorta sul manifesto: “brutto, bello, provocatorio, innovativo, spregiudicato, anticonformista, volgare, esilarante … ma non emerge nient'altro. La raccolta differenziata è uno strumento troppo importante per questa comunità, siamo in notevole ritardo e non possiamo ridurla ad un triste dibattito tra tifosi pro e contro uno slogan. Rischiamo di fallire miseramente per l'ennesima volta. La buona riuscita o meglio il decollo della raccolta differenziata non passa esclusivamente per una frase ad effetto (questo può succedere per le campagne elettorali), passa unicamente per l'utilità, per la convenienza. Noi, “i vitturisi”, saremo la parte attiva, quelli che dovremo fare la differenziata e quindi, noi, trasformeremo il rifiuto-costo in rifiuto-risorsa economica. Per questa nostro lavoro esiste una premialità oppure continueremo a pagare una delle TARI più alte d'Italia? Qualcuno degli addetti ai lavori può spiegare in quanto tempo si intendono raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti e del loro riutilizzo? L'idea di una “tariffazione puntuale” (più differenzio meno pago, più conferisco spazzatura indifferenziata più pago) è stata presa in considerazione?
Penso sia più utile spostare la discussione e il confronto, sereno e civile, su queste cose e non sull'efficacia di una frase.


Voglio ricordare a me stesso e a chi mi legge  che la storia dei “vitturisi”, dal 1607,  è stata costruita sulla capacità del saper fare non del saper dire.

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