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domenica 5 marzo 2017

9 Marzo marcia della LEGALITA'


Parteciperò, come tanti, alla marcia della legalità organizzata dal Comune e sostenuta da molte associazioni cittadine. A Vittoria serve un momento d'unità, per ritrovarsi, per fare il punto della situazione, ma soprattutto per marcare con nettezza il confine tra ciò che è lecito e ciò che è comodamente illecito. 
La comodità è il sostantivo che indica al meglio l'atteggiamento di un pezzo importate della nostra società. Questa comunità presenta le stesse caratteristiche di quel “mondo di mezzo” fatto da “persone perbene” che non disdegna di fare affari con la criminalità economica. Per questa gente il denaro sta su tutto. Non puzza. Non importa come e da dove arriva. A furia di intascarlo ormai portano addosso il fetore della complicità. 
Rido amaramente quando sento ancora parlare  di mafia come di un fenomeno esclusivamente criminale e mai come fenomeno economico. L'impresa mafiosa, quella che ha  costituito diverse attività di servizio all'agricoltura, all'edilizia, all'industria, qui, come in altre zone, si è sviluppava in silenzio e senza grandi clamori. Attorno ad essa si è creato un grande consenso sociale. Questo successo non è stato contrastato da nessuno. Chi ha intrattenuto e intrattiene rapporti con questo tipo di economia? Chi ha curato e gestito con profitto queste imprese e i loro patrimoni? 
Non sono solo le azioni violente della criminalità a condizionare e infangare Vittoria. No. E' soprattutto questo pezzo di società, questa "zona grigia", fatta da “persone perbene”, che in silenzio hanno assunto un ruolo: sostenere l'economia mafiosa; la stessa che ordina di incendiare i tir, che traffica in droga e nasconde le armi. 
Le azioni violente delle mafie trovano sostegno in questa zona grigia e chi le compie sa che senza questa zona non può esistere.
Ecco, io marcerò contro le “persone perbene”, contro il "mondo di mezzo", contro le "zone grigie" ... per un vera legalità.

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