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domenica 17 novembre 2019

LA PASSEGGIATA ...

Foto tratta da Google Immagini

Peppe e Totuccio discutevano mentre passeggiavano sul largo marciapiede del lungomare. Di colpo Peppe indicò col dito due fumarole dense e nerissime che rovinavano il paesaggio della plaga, esordì esclamando:
- Talè chi c’è dda! ... Il solito cornuto che da fuoco a plastica dismessa e rifiuti ...
Totuccio gli rispose prima con una risata sdegnosa e poi attaccò a raccontare una storia:
- Quello è niente, negli ultimi anni è successo di peggio ed è accaduto nel silenzio più totale. Ti ricordi il capannone di C.da Purrazza?
- Certo che me lo ricordo! - Rispose Peppe, e poi continuò: Si disse che fu bruciato perché il proprietario non pagava il pizzo ...
- Si, u pizzu! - Ribattè subito Totuccio, e seguitò:  Ammucca aciddazzu!! In quel capannone da tempo non c’era nulla, o meglio, sulla carta non c’era nulla. Se ti ricordi quella struttura fu costruita con i contributi dell’Unione Europea e per un certo periodo c’era un centro di lavorazione di prodotti agricoli... Poi, dopo qualche anno il centro chiuse per fallimento o chissà per cosa e si insediò una piccola fabbrica che produceva imballaggi... Poi, anche questa chiuse, non si capì bene se per fallimento o altro e il capannone rimase “vuoto”... Però in quella struttura c’era sempre movimento. Camion e furgoni che entravano ed uscivano, non si capiva cosa trasportassero ...
- Mhii! Esclamò Peppe - Ma lo sai che è vero, ora ca ci penso c’era un movimento di mezzi nella strada di Purrazza che mai si era visto ... manco quando c’era il magazzino ... Cunta, cunta ... la cosa è interessante.
Totuccio riattaccò:
HahA ... Ti piace a storiella. Quindi, dove ero rimasto … Ah, si, i mezzi che andavano e venivano ... Non si capiva cosa trasportassero, eppure sta storia durò per un bel po’ di tempo. Poi una bella mattina ... BOOOMM ... tutto pigliò a fuoco. Fiamme altissime tagliavano l’aria della zona e con esse un fumo nero e densissimo, accompagnato da un odore acre, così forte da renderla irrespirabile. Arrivarono i pompieri, polizia, carabinieri, vigili urbani ... La zona fu interdetta al traffico per alcune ore ... Alcuni vigili del fuoco e qualche poliziotto si sentirono male, forse per quello che avevano respirato, e furono ricoverati per qualche giorno in ospedale ... Dalla stampa si seppe che l’incendio, molto probabilmente, era stato di origine dolosa, ma poi tutto scemò ... Come si dice: ro muortu si ni parra tri jorna ... e poi ...
- E poi? - Ribadì Peppe – chi successi?
- Non successi nulla, disse Totuccio, però dopo tempo un altro capannone a C.da Balestra, anche questo “abbandonato” ... pigliò fuoco ...  con le stesse modalità. Parlando con un amico proprio di questi fatti lui mi raccontò che quasi sicuramente in questi capannoni venivano stoccati, provvisoriamente, rifiuti di lavorazione che provenivano sia da aziende agricole e sia da qualche impresa industriale. Questo amico mi disse che c’era un’impresa di trasporto e raccolta rifiuti, una società, che faceva questo servizio a prezzi stracciati. Molti agricoltori e molte imprese che producevano rifiuti speciali o pericolosi, proprio per risparmiare sulle spese dello smaltimento, si erano rivolti a questa società la quale, ripeto, a prezzi stracciati, raccogleva, rilasciando, tutta la documentazione necessaria ... persino la certificazione dello smaltimento finale ...
- E comu facivuno, replicò subito Peppe
Totuccio, sorpreso dall’obiezione sgranò gli occhi e corrugò la fronte e poi sbottò:
- Matruzza mia ... si ciù stupitu di Liborio lu nanu. Ma come te lo devo fare capire. Quelli della società dei rifiuti raccoglievano tutta la merda che si produce, la accatastavano in questi magazzini e poi quando li avevano riempiti fino al tetto, una bella mattina, prima che il sole spuntasse, tutto piagliava a fuoco. I giornali avrebbero parlato di come era avvenuto l’incendio, se era doloso, se avevano dimenticato a caricare un muletto elettrico, ipotizzando pizzo, racket, tangenti ... Intanto tutto lo schifo che era stato accumulato in quelle strutture si era dissolto nell’aria ...
-MINCHIA!! gridò Peppe.
La risposta di Totuccio fu secca e immediata:
- PEPPE, NON E’ MINCHIA, E’ ARIA ... ARIA AMMURBATA ... CHE ABBIAMO RESPIRATO ... TUTTI: ALBERI, ARMALI E CRISTIANI.

La loro passeggiata continuò in silenzio, il nero delle fumarole che Peppe aveva indicato poco prima si era già disperso e il paesaggio era ritornato quello di sempre.



Personaggi e luoghi sono di fantasia. La storia, forse, è vera. 

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