Leggendo
il volantino della manifestazione “Riprendiamoci la città”
emergono subito alcune considerazioni. Chi ha organizzato l’evento
ha scelto un titolo un tantino retorico per una città “infettata
di luridume”. Ma chi deve riprendersi la città? Intanto la
parola “riprendiamoci”, declinata in modo autoritario, fa un po’
impressione; e comunque, se la risposta è caratterizzata da
esortazioni categoriche tipo: “ … sollecitati da più
parti … la società civile che lo vuole”, la domanda che
sorge spontanea è: ma chi ha sollecitato? Dov’è mai stata la
“società civile”? In questa città per anni sono state negate le
evidenze e la così detta “società civile”, tranne
una sparuta minoranza, non ha mai sollecitato nulla, anzi ha pensato
ad altro. E poi la firma: “La Gente Onesta di Vittoria”.
Ma cosa significa? Chi ha deciso chi è onesto e chi no?
Bisognerebbe capirlo! In questo manifesto emerge un genericismo
pericoloso, si rivolge
ad
un “popolo”
non meglio identificato. La parola
“gente” sta a moltitudine, ressa, folla; con questa
parola si vuole forse dire: tutti insieme appassionatamente? Se è
così NO! Bisogna differenziare. Mai come oggi a Vittoria è
obbligatorio separare il grano dal loglio. Nella parabola del buon
samaritano il prete e il levita sono diversi dal samaritano. Senza
che nessuno si arrabbi o si senta attaccato, ma a Vittoria se si
vuole uscire dai “riflettori giudicanti, puntati continuamente
addosso” bisogna tracciare limiti netti. Prima del #iocisto
viene il #servechiarezza, altrimenti #èsolofumo.
non ho particolare trasporto verso questa iniziativa promossa da Il Buon Samaritano", ma firmato con un "La gente onesta di Vittoria" che è quasi una firma anonima. Un'organizzazione autoreferenziale, che non aggrega, non ne conosciamo i contenuti e le finalità. Probabilmente intercetta il bisogno di riscatto di tanti (e questo è positivo) ma i limiti sono evidenti. Allo stesso modo, però, non accetto i toni troppo aspri degli amici Giorgio Stracquadaino e Paolo Borrometi. Eccessivi. State additando quasi come un untore chi ha organizzato (fermo restando che non si è firmato) I nemici di questa città sono la criminalità organizzata, i demagoghi, i capopopolo, gli ignavi: non queste porzioni del mondo cattolico che, pur con tanti limiti (ma chi non ne ha?) sono comunque parte della società civile sana e non di quella inquinata. Vi prego: riflettete su questo!
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RispondiEliminaFrancesca, capisco il tuo sfogo ma vorrei capire dove sono i toni aspri. Forse sono nel documento scritto dalla "Gente Onesta". È stato fatto un invito a fare chiarezza. Il titolo è così evidente. Neanche quella!
EliminaConcordo con te, i toni sono eccessivi, anche nel documento della manifestazione di oggi. Anche per me è stato un dolore. Ma voi siete eccessivi nell'additare un'iniziativa con molti limiti ma che, comuqnue, si colloca dalla parte giusta. Tutti possiamo commettere errori, tutti. Ma qui si sta criminalizzando un'iniziativa. E questo non è giusto. Vittoria ha prima di tutto bisogno di fare chiarezza: capire dove si annida il male e cercare di combattere quello. capire chi sta da una parte e chi dall'altra, chi è bianco e chi è nero (Ma anche chi è grigio e di altri colori). Ma ha prima di tutto bisogno che tutte le forze sane e positive sappiano dialogare, pur nella diversità di opinione, e sappiano invece isolare il male vero: la criminalità. Grazie Giorgio, grazie Paolo! Il vostro è comunque un contributo, anche se ho molte perplessità e preoccupazioni che vi ho espresso
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